"L'importante che non ci rompete troppo le palle, capito?" Da questa frase inizia l’indagine pubblicata negli scorsi giorni dalla rivista online Fanpage sul caso S.E.S.A. di Este: l’azienda produce compost a partire dai rifiuti per poi sversarli nelle campagne della Bassa padovana.
A pronunciare la frase è Fabrizio Ghedin, responsabile delle relazioni esterne della S.E.S.A., nonché consulente, ora dimissionario a seguito dell’inchiesta, della leghista Vannia Gava, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente.
Perché questo, purtroppo, interessa anche noi? S.E.S.A. è una società mista che si occupa di raccolta e lavorazione dei rifiuti, di proprietà per il 51% del Comune di Este e per il 49% da privati. Ma è anche l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti per tutto il Consorzio Padova Sud ed è quindi responsabile dei Piani Economico Finanziari e delle bollette dei rifiuti di molti Comuni, tra cui Solesino.
L’indagine metterebbe in discussione la “filiera produttiva” di S.E.S.A. e soprattutto la qualità del compost prodotto e riversato nei campi, nonché i forti legami di questa azienda con la Lega a livello nazionale e locale. Ovviamente queste sono tesi giornalistiche che dovranno essere provate poi in sede giudiziaria e sulle quali noi non ci pronunciamo in attesa dei controlli necessari che invece chiediamo a gran voce anche per il nostro paese. Ciò però che emergerebbe in maniera evidente è il tentativo dell’azienda di controllare l’informazione, l’opacità dei controlli effettuati finora nelle nostre campagne e i molti conflitti d’interessi presenti in tutta questa vicenda.
“Un castello di infrazioni del tutto inesistenti”. Questo è ciò che dichiara in merito Roberta Gallana, sindaca del Comune di Este.
S.E.S.A. garantisce ai bilanci comunali estensi 2 milioni di euro all’anno, per un totale del 15% delle entrate messe a bilancio. A rappresentare il Comune di Este in S.E.S.A. c’è il Presidente Leonardo Renesto, nominato direttamente dall’amministrazione comunale.
La Sindaca, però, riversa tutta la responsabilità sull’amministrazione precedente, nonostante sia ormai al suo quarto anno di mandato. Non solo. Prima difende i controlli svolti su S.E.S.A., poi non chiarisce le possibili responsabilità; soprattutto, nulla dice sulla situazione di Ghedin e su un suo possibile allontanamento, dato che con le proprie azioni, quantomeno imbarazzanti, ha causato alla società e, quindi, al Comune un danno d'immagine. Sua, infatti, la frase contestata e la proposta di offrire a Fanpage 300 mila euro di sponsorizzazioni. Nulla neanche sull'incarico fiduciario del presidente di S.E.S.A. Renesto il quale non poteva non sapere nulla sull’operato del suo addetto stampa.
Su tutta questa questione così complessa poteva esimersi dal dire la sua Bentani? Ovviamente no. Quindi, dopo aver fatto selfie in sede S.E.S.A., aver incensato l’azienda per il suo lavoro sul nostro territorio, aver portato in palmo di mano in Consiglio comunale Ghedin, ecco che emette un’ordinanza proprio sulla questione compost, per prendere le distanze dalla stessa S.E.S.A.. Come sempre, Bentani non spiega nulla di concreto nell’ordinanza, non dice come dovrebbero funzionare i controlli, con quale personale li vorrebbe svolgere, soprattutto con quali risorse economiche. Tutto è demandato ai singoli proprietari terrieri e alla stessa azienda S.E.S.A.. E’ chiaro, quindi, che l’ordinanza così com’è è pressoché inutile.
A noi sembra la solita mossa propagandistica di Bentani, sempre pronto a salire sull’onda giusta, senza però spiegare veramente come stanno le cose ai solesinesi.
Noi crediamo che lo spirito ambientalista e l’attenzione per la salute dei cittadini non si dimostrino in questo modo, inseguendo la notorietà, ma che si dimostrino con azioni concrete quotidiane e, soprattutto, con la serietà. Non si può, infatti, dimostrare sensibilità ambientale a corrente alternata. Ricordiamo che Bentani e la sua amministrazione hanno sostenuto sempre la Gallana. L’assessore all’ambiente di Este, Gobbo, ha fatto campagna elettorale l’anno scorso a favore di Bentani. Sempre Bentani in questa tornata elettorale ha sostenuto il sindaco Moscardi a Stanghella, indicato da molti suoi cittadini come troppo morbido rispetto alla possibilità di opporsi alla “Porcilaia” di Stanghella, che tante polemiche legate al problema ambientale sta portando in quel Comune. E ha sostenuto il sindaco Bedin a Monselice, la quale al ballottaggio per il Comune di Monselice si è affrettata a prendere le distanze dagli ambientalisti, dichiarando di non volersi mai e poi mai alleare con loro. Proprio coloro che da anni si battono per non bruciare CSS nelle cementerie del paese.
In politica servirebbero coerenza e serietà, ma noi continuiamo solo a vedere opportunismo e propaganda, soprattutto nessuna soluzione concreta ai problemi di Solesino.
A pronunciare la frase è Fabrizio Ghedin, responsabile delle relazioni esterne della S.E.S.A., nonché consulente, ora dimissionario a seguito dell’inchiesta, della leghista Vannia Gava, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente.
Perché questo, purtroppo, interessa anche noi? S.E.S.A. è una società mista che si occupa di raccolta e lavorazione dei rifiuti, di proprietà per il 51% del Comune di Este e per il 49% da privati. Ma è anche l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti per tutto il Consorzio Padova Sud ed è quindi responsabile dei Piani Economico Finanziari e delle bollette dei rifiuti di molti Comuni, tra cui Solesino.
L’indagine metterebbe in discussione la “filiera produttiva” di S.E.S.A. e soprattutto la qualità del compost prodotto e riversato nei campi, nonché i forti legami di questa azienda con la Lega a livello nazionale e locale. Ovviamente queste sono tesi giornalistiche che dovranno essere provate poi in sede giudiziaria e sulle quali noi non ci pronunciamo in attesa dei controlli necessari che invece chiediamo a gran voce anche per il nostro paese. Ciò però che emergerebbe in maniera evidente è il tentativo dell’azienda di controllare l’informazione, l’opacità dei controlli effettuati finora nelle nostre campagne e i molti conflitti d’interessi presenti in tutta questa vicenda.
“Un castello di infrazioni del tutto inesistenti”. Questo è ciò che dichiara in merito Roberta Gallana, sindaca del Comune di Este.
S.E.S.A. garantisce ai bilanci comunali estensi 2 milioni di euro all’anno, per un totale del 15% delle entrate messe a bilancio. A rappresentare il Comune di Este in S.E.S.A. c’è il Presidente Leonardo Renesto, nominato direttamente dall’amministrazione comunale.
La Sindaca, però, riversa tutta la responsabilità sull’amministrazione precedente, nonostante sia ormai al suo quarto anno di mandato. Non solo. Prima difende i controlli svolti su S.E.S.A., poi non chiarisce le possibili responsabilità; soprattutto, nulla dice sulla situazione di Ghedin e su un suo possibile allontanamento, dato che con le proprie azioni, quantomeno imbarazzanti, ha causato alla società e, quindi, al Comune un danno d'immagine. Sua, infatti, la frase contestata e la proposta di offrire a Fanpage 300 mila euro di sponsorizzazioni. Nulla neanche sull'incarico fiduciario del presidente di S.E.S.A. Renesto il quale non poteva non sapere nulla sull’operato del suo addetto stampa.
Su tutta questa questione così complessa poteva esimersi dal dire la sua Bentani? Ovviamente no. Quindi, dopo aver fatto selfie in sede S.E.S.A., aver incensato l’azienda per il suo lavoro sul nostro territorio, aver portato in palmo di mano in Consiglio comunale Ghedin, ecco che emette un’ordinanza proprio sulla questione compost, per prendere le distanze dalla stessa S.E.S.A.. Come sempre, Bentani non spiega nulla di concreto nell’ordinanza, non dice come dovrebbero funzionare i controlli, con quale personale li vorrebbe svolgere, soprattutto con quali risorse economiche. Tutto è demandato ai singoli proprietari terrieri e alla stessa azienda S.E.S.A.. E’ chiaro, quindi, che l’ordinanza così com’è è pressoché inutile.
A noi sembra la solita mossa propagandistica di Bentani, sempre pronto a salire sull’onda giusta, senza però spiegare veramente come stanno le cose ai solesinesi.
Noi crediamo che lo spirito ambientalista e l’attenzione per la salute dei cittadini non si dimostrino in questo modo, inseguendo la notorietà, ma che si dimostrino con azioni concrete quotidiane e, soprattutto, con la serietà. Non si può, infatti, dimostrare sensibilità ambientale a corrente alternata. Ricordiamo che Bentani e la sua amministrazione hanno sostenuto sempre la Gallana. L’assessore all’ambiente di Este, Gobbo, ha fatto campagna elettorale l’anno scorso a favore di Bentani. Sempre Bentani in questa tornata elettorale ha sostenuto il sindaco Moscardi a Stanghella, indicato da molti suoi cittadini come troppo morbido rispetto alla possibilità di opporsi alla “Porcilaia” di Stanghella, che tante polemiche legate al problema ambientale sta portando in quel Comune. E ha sostenuto il sindaco Bedin a Monselice, la quale al ballottaggio per il Comune di Monselice si è affrettata a prendere le distanze dagli ambientalisti, dichiarando di non volersi mai e poi mai alleare con loro. Proprio coloro che da anni si battono per non bruciare CSS nelle cementerie del paese.
In politica servirebbero coerenza e serietà, ma noi continuiamo solo a vedere opportunismo e propaganda, soprattutto nessuna soluzione concreta ai problemi di Solesino.
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