Giovedì 18 giugno
alle ore 17.00 si è svolto il Consiglio comunale presso la Sala
Consiliare.
A nostro avviso, la scelta dell’orario e del giorno in cui svolgere la
seduta si dimostra una mancanza di rispetto per i consiglieri che
lavorano e soprattutto per i cittadini che anche in questa occasione
non hanno potuto essere presenti.
A dimostrazione che i consigli comunali convocati in questi orari
arrecano problemi, il consiglio inizia alle 17.15 con
ben quattro tra assessori e consiglieri della maggioranza (Levis,
Navarin, Diego Trevisan e Mattiazzo) e
due consiglieri di minoranza (Ferro e Vanzetto) assenti,
tutti arrivati in ritardo.
Anche in questa seduta Bentani e i suoi non hanno perso l’occasione di dimostrare la loro più la totale mancanza di volontà (o forse capacità) di spiegare e rispondere alle domande delle minoranze. Sconcertante il comportamento del segretario comunale e del presidente del consiglio, della serie “Super parters” mai. Bravi più ad urlare e a togliere la parola al nostro consigliere Fusaro che a gestire il Consiglio.
Approvazione verbali precedenti sedute consiliari del 30 dicembre 2019 e del 20 marzo 2020
Il consiglio comunale inizia con l’approvazione dei verbali delle due precedenti sedute in quanto quella del 30 dicembre si era tenuta in Biblioteca senza verbalizzazione audio, mentre per quella del 20 marzo (approvazione del bilancio) il presidente del consiglio ed il segretario hanno deciso inspiegabilmente di non fare la registrazione audio della seduta ma solo il verbale cartaceo nonostante la seduta si fosse tenuta regolarmente presso la sala consiliare.
Il consigliere Bardozzo fa notare al presidente del consiglio l’ennesimo errore, che si aggiunge ad una lunga lista: nella prima convocazione di questo consiglio non erano state inserite due mozioni del suo gruppo. Questo ha reso necessario provvedere ad una nuova convocazione.
Il nostro consigliere Fusaro chiede chiarimenti in merito alla decisione di non registrare la seduta del 20 marzo scorso con la giustificazione assurda indicata nel verbale: “per motivi di sicurezza e contenimento della diffusione del Covid-19”. Allucinante una tale risposta, davvero una registrazione audio può provocare contagi? Facciamo notare che è nei nostri diritti chiedere informazioni sui verbali e chiediamo inoltre come mai il verbale di tale seduta, che aveva ad oggetto l’approvazione del bilancio comunale, è un foglio bianco. Mancano, infatti, sia l’ora di inizio e di fine e le eventuali dichiarazioni dei consiglieri presenti.
A questo punto, come spesso accade, il segretario dà in escandescenza cominciando ad urlare contro Fusaro il quale ribadisce che urlare non serve a nulla e che il segretario dovrebbe semplicemente spiegare il collegamento tra registrazione audio del consiglio e rischio di contagio Covid. Ovviamente il segretario e tutta la maggioranza eludono i chiarimenti sostenendo che nel consiglio in oggetto nessun consigliere ha preso parola. Noi deduciamo che per la maggioranza e per il consigliere di opposizione Vanzetto (tutti presenti alla seduta del 20 marzo) non era importante intervenire sulla discussione del bilancio. Scandaloso.
A voler pensar male si potrebbe anche supporre che quel consiglio nemmeno si sia tenuto, dato che le opposizioni dei gruppi Solesino è e Nuovi Orizzonti non erano presenti alla seduta. Come detto in consiglio comunale, ci rivolgeremo al Prefetto chiedendo chiarimenti visto che dall’amministrazione comunale nulla è stato chiarito.
Voto: favorevoli 5, contrari 3 (Fusaro, Bardozzo e Ferro).
Il segretario comunale espone la proposta di rinnovo della convenzione della segreteria che Solesino ha con il Comune di Anguillara Veneta..
Il nostro consigliere Fusaro esprime alcuni dubbi sulla stesura di tale convenzione in quanto non si capisce se dura per otto o nove mesi e se ha data di inizio dal 01/01/2020 o dal 01/02/2020. Nel testo, infatti, ci sono diversi errori che non permettono di capire chiaramente questi aspetti. Sempre Fusaro chiede a chi è stato in capo il segretario in questi mesi, dato che la convenzione verrebbe firmata solo a giugno, quando però era già scaduta a gennaio. Facciamo notare, inoltre, che andare a votare un atto contenete dati errati come palesemente dimostrato è irregolare.
La maggioranza propone di emendare la delibera così da poter procedere con la votazione, ma ovviamente le opposizioni si dichiarano contrarie a tale modalità.
Voto per l’emendamento: favorevoli 7. Le minoranze chiedono venga messo a verbale che loro non partecipano alla votazione dell’emendamento.
Voto per la delibera: favorevoli 7, contrari 3 (Fusaro, Bardozzo e Ferro).
Il segretario comunale espone le modifiche/integrazioni in oggetto. Viene inserita la possibilità di convocazione in videoconferenza sia per il consiglio comunale che per la giunta comunale.
Fusaro sottolinea che nel sito del comune di Solesino è presente un regolamento che non è conforme a quello attualmente in vigore, in quanto mancano gli ultimi aggiornamenti. Chiediamo maggior attenzione a riguardo. Si propone, inoltre, che venga precisato nel regolamento che il consiglio in videoconferenza può essere convocato solo in caso di impossibilità ad essere convocato presso la Sala consiliare con la presenza fisica dei consiglieri. Mantenendo così il testo, infatti, vi è il rischio che dalla prossima seduta del consiglio, il presidente possa convocare sempre i consiglieri in videoconferenza senza nessuna chiara motivazione. Questo danneggerebbe in modo evidente i cittadini che non potrebbero presenziare al consiglio stesso.
Interviene il vicesindaco Dargenio parlando delle registrazioni audio del consiglio comunale, ma tra l’imbarazzo di tutto il consiglio, Fusaro fa presente che si sta parlando di tutta’altro argomento e cioè le modalità con le quali saranno tenuti i prossimi consigli.
Il presidente del consiglio propone di votare l’emendamento per inserire la nostra richiesta.
Voto per l’emendamento: favorevoli 3 (Fusaro, Bardozzo, Ferro), contrari 7. L’emendamento viene quindi bocciato dalla maggioranza.
Voto per la delibera: favorevoli 7, contrari 1 (Fusaro), astenuti 3 (Bardozzo, Ferro e Trevisan Diego).
Il segretario espone il punto riguardante l’approvazione di questo nuovo regolamento che prevede l’istituzione di un albo comunale dei volontari civici. Chi aderirà potrà partecipare a progetti realizzati dalla giunta comunale in diversi ambiti come il sociale, la promozione culturale e turistica, la salvaguardia del verde pubblico, ecc..
Fusaro chiede alcuni chiarimenti sulla bozza di regolamento. Inoltre, chiede come mai nell’art.4 non venga citata una scadenza temporale ben definita per l’aggiornamento dell’albo e ne suggerisce l’inserimento. Chiede poi come saranno coordinati i rapporti tra i volontari civici e tutti i volontari che già ad oggi collaborano nelle molte realtà associative del paese. Infine, Fusaro chiede che nel regolamento venga chiaramente indicato che i volontari civici non possono operare in progetti di sicurezza, onde evitare il rischio che questi possano entrare in contrasto con polizia locale e carabinieri.
Per quanto riguarda le tempistiche per l’aggiornamento dell’albo, viene accettata la proposta del gruppo Solesino è e viene stabilito che l’albo sarà aggiornato con cadenza annuale.
L’assessore Baldon risponde che non ci saranno in alcun modo problemi con i volontari già presenti in paese i quali non verranno scavalcati da questi volontari. Permangono però i dubbi del nostro gruppo su come l’amministrazione intende collaborare con le tante associazioni del paese che al momento non vengono assolutamente valorizzate, ad esclusione ovviamente di poche “scelte” associazioni.
In riferimento alla questione sicurezza, l’assessore Dargenio afferma che le persone dovranno essere titolate, quindi non semplici cittadini. Chiediamo, sempre come gruppo, di votare un emendamento con il quale si precisa che i progetti sulla sicurezza non possono essere affidati ai volontari civici. Bentani propone di inserire che le attività del volontario civico non debbano sostituirsi o andare in contrasto con quanto già svolto dalle forze dell’ordine.
Voto per l’emendamento per l’adeguamento dell’art.4 (tempi di aggiornamento dell’albo): favorevoli all’unanimità.
Voto per l’emendamento sul tema sicurezza: favorevoli all’unanimità.
Il consigliere Bardozzo esprime perplessità sul fatto che per essere ritenuti idonei si debba sostenere un colloquio con il sindaco e quindi l’imparzialità potrebbe venire meno o almeno essere condizionata da motivi politici. Dargenio risponde che in caso di diniego, il sindaco e l’amministrazione dovranno comunque darne risposta scritta e motivata.
Voto per la delibera: favorevoli 10 (tra cui Fusaro), astenuti 2 (Bardozzo e Ferro)
Il vicesindaco Dargenio motiva la variazione con la necessità di inserire a bilancio il contributo statale percepito dal Comune per poter erogare i buoni pasto legati alla crisi sanitaria Covid-19. I servizi sociali del Comune hanno erogato, dopo richiesta scritta da parte dei cittadini, i buoni spesa, che dovevano essere adoperati nei negozi all’interno del comune di Solesino.
Fusaro chiede se tutti i fondi erogati dal Governo per Solesino (52.862,79 euro) sono stati distribuiti dai servizi sociali ai cittadini. Il sindaco Bentani risponde che tutti i soldi stanziati sono stati erogati in due diverse tranches.
Voto: favorevoli 7, astenuti 5 (Fusaro, Bardozzo, Ferro, Vanzetto e Mattiazzo)
Il vicesindaco Dargenio comunica che è presente in sala il nuovo capo ragioneria dott. Massimo Zanardo che risponderà a domande circa la variazione al bilancio che si sta andando a votare.
Il consigliere Bardozzo chiede chiarimenti su alcuni capitoli, tra cui la spese di: 32.000 euro per ARREDO URBANO - PARCHI EGIARDINI a cui il sindaco risponde che saranno impiegati per la realizzazione di un percorso salute da realizzarsi ad Arteselle; 70.000 euro per ASFALTATURE STRADE COMUNALI, Bentani risponde che saranno interessati alcuni tratti di via Sottoprà, via A. De Gasperi ed il primo tratto di viale della Libertà; 4.000 euro per MISURE URGENTI SOLIDARIETA’ COVID-19, il sindaco afferma che sono stati usati anche questi per i buoni spesa; 5.000 euro per i SERVIZI CIMITERIALI, il capo ragioneria comunica che si tratta di spese per le nuove estumulazioni.
Il dott. Zanardo precisa che questi fondi provengono per 70.000 euro da entrate ministeriali e 23.000 euro dalla Regione.
Voto: favorevoli 9, astenuti 4 (Fusaro, Bardozzo, Ferro e Vanzetto)
Anche in questo caso il vicesindaco Dargenio comunica che sarà il dott. Massimo Zanardo a rispondere alle domande delle opposizioni.
Il nostro consigliere Fusaro chiede alcuni chiarimenti in merito ad alcuni dei capitoli oggetto della variazione. Il dott. Zanardo precisa che in questa variazione sono indicati solo movimenti di cassa necessari per mantenerne gli equilibri. Inoltre ricorda che il bilancio 2020/2022 non è stato redatto da lui, ma dalla dott.ssa Rocca e qualcosa, secondo lui, “non ha funzionato” nella stesura del bilancio. Facciamo notare che comunque sono variazioni di cifre notevoli e quindi il tutto è molto strano e fa pensare che quelle cifre così alte fossero indicate più che altro per far quadrare i conti, anche perché il bilancio è stato votato solo nella seduta del 20 marzo 2020, poche settimane fa.
Il vicesindaco Dargenio risponde che da verifiche fatte con il responsabile ragioneria c’è il margine per far entrare più soldi nelle casse comunali. Ovviamente però non chiarisce a cosa si riferisca.
Fusaro fa notare che anche quest’anno, come successo l’anno scorso, la maggioranza si trova a dover togliere dal bilancio i presunti contributi ministeriali che non sono stati stanziati a favore del Comune di Solesino. Parliamo di 2.330.000 euro. Fusaro, quindi, consiglia al sindaco Bentani di evitare di continuare a pubblicare post sui social facendo credere che la sua amministrazione stia ricevendo questi contributi perché, così facendo, sta solo prendendo in giro i cittadini che magari faticano a districarsi in questioni di contabilità pubblica e credono davvero che tali fondi siano stati assegnati.
Il presidente del consiglio, che lascia sistematicamente tutti gli altri consiglieri parlare, blocca per l’ennesima volta il consigliere Fusaro affermando che le domande da lui presentate esulano dall’ordine del giorno. Desumiamo che per il presidente del consiglio parlare di milioni di euro prima inseriti a bilancio e poi tolti nel giro di qualche mese non è un argomento di interesse del consiglio. Ennesima prova di faziosità di questo presidente.
Il vicesindaco Dargenio comunica che si è reso necessario un prelevamento dal fondo di riserva in merito ai servizi cimiteriali per coprire il corrispondente capitolo.
Il consigliere Fusaro chiede delucidazioni in merito alla festa di San Silvestro 2019 organizzata dal Comune ingaggiando l’Associazione Culturale GBA Eventi organizzatrice del format “Voglio tornare negli anni 90” per un costo di 18.300 euro.
Secondo i documenti pubblicati nell’albo pretorio si evince che la scelta di affidare 18.300 euro di denaro pubblico alla GBA Eventi è stata vagliata dal segretario comunale dott. Ranza e dalla ex responsabile della Ragioneria, dott.ssa Rocca e non dalla giunta comunale venendo meno a quanto disciplinato dal Piano Esecutivo di Gestione 2019-2021, redatto dall’amministrazione stessa. Il Piano prevede che la “rivitalizzazione del paese” avrebbe dovuto seguire il consueto iter di approvazione, che prevede una delibera di giunta prima della determina degli uffici. Cosa che agli atti non risulta essere stata fatta. Si chiede pertanto di conoscere le motivazioni per cui l’atto sia stato predisposto soltanto dai funzionari, contravvenendo quindi a quanto prevede il Piano Esecutivo di Gestione 2019-2021 e di essere informati se tale iter amministrativo è da ritenersi corretto e, se così non fosse, quali sarebbero le conseguenze per la spesa decisa dai funzionari e non dall’organo politico.
Il segretario afferma che, essendoci alla base dell’evento una variazione di bilancio per finanziare la manifestazione, questo presuppone la volontà politica ad organizzare l’evento. Il segretario, come spesso accade a questa maggioranza, risponde a ciò che più conviene piuttosto che attenersi alla domanda ricevuta. Con la sua risposta, infatti, non ha spiegato perché agli atti risulti che sia stato lui e non l’amministrazione comunale a volere quel gruppo musicale e a pianificare l’organizzazione della serata, tutte cose palesemente non vere secondo le tante dichiarazioni di quei giorni del sindaco.
Fusaro fa ovviamente notare che la risposta nulla centra con la domanda posta e che in tutte le altre occasioni di eventi organizzati dall’amministrazione alla base ci fosse sempre una delibera di giunta. Non si capisce quindi perché questa differenza in questa occasione. Fusaro ipotizza che la volontà fosse quella che non si sapesse pubblicamente che la manifestazione è costata ben 18.300 euro di fondi comunali.
Bentani risponde che l’importante è aver dato visibilità al comune, conta il risultato finale e non la procedura.
No sindaco, questo non è affatto vero: quando si amministrano soldi dei cittadini le regole vanno rispettate nella massima trasparenza e non per aumentare la propria visibilità.
Il consigliere Fusaro chiede come mai dopo 24 mesi dal loro insediamento non si è provveduto ad inserire nell’Amministrazione trasparente del sito del Comune il curriculum del sindaco come chiaramente previsto dalle norme in materia.
Il Comune di Solesino, come qualsiasi altro Ente pubblico, infatti, è tenuto ad avere uno spazio dedicato all’Amministrazione trasparente all’interno del proprio sito comunale. L’Amministrazione Trasparente è dedicata alla libera consultazione, da parte dei cittadini, delle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività dell’ente come previsto dal D. Lgs. n. 33/2013, il cui obiettivo è favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. L’articolo 14 del D. Lgs. n. 33/2013 cita tra gli obblighi degli amministratori quello di pubblicare il proprio CV.
Bentani afferma che si tratta di una svista degli uffici e che provvederà quanto prima a farlo inserire nel sito del Comune.
Ad oggi però ancora nulla è stato fatto in merito alla questione. Anche di questo provvederemo ad informare il Prefetto.
Il consigliere Bardozzo da lettura della sua mozione che prevede di sostenere come Comune di Solesino il Consiglio Regionale del Veneto e tutte le cariche politiche elette in Veneto a proseguire i percorsi per valorizzare, sostenere e divulgare il processo di promozione affinché si arrivi ad ottenere il riconoscimento ufficiale della Lingua Veneta con una legge nazionale.
Il nostro consigliere Fusaro interviene sottolineando che della questione se ne era parlato anche nella scorsa consiliatura e che l’allora assessore alla cultura Liviero rispose sul merito della questione esprimendo, per l’allora maggioranza, contrarietà sul tema. Fusaro quindi esprime la posizione del gruppo Solesino è: la lingua che si parla è, nella sua essenza più intima, lo specchio dell’unità nazionale. Sappiamo bene quanto tempo e sacrificio ci siano voluti perché la lingua italiana (come la intendiamo oggi), sia effettivamente la lingua del popolo italiano. Da sud a nord, tutti ci capiamo perché parliamo italiano. Ora, è indubbio il riconoscimento dell’importanza dei dialetti, che certo possono essere definiti lingue con una propria stabilità. Ma tra italiano e dialetto c’è una differenza ineludibile. La particolarità primaria della lingua italiana è di essere indice di unità perché ugualmente parlata in tutto il territorio.
Parlando di lingua veneta, la domanda risulta spontanea: di che lingua veneta stiamo parlando? Tutti sappiamo quante differenze di dialetto ci siano persino tra paesi limitrofi. Il riconoscimento di una sola lingua veneta, unica per tutta la Regione, rischia quindi di coprire le numerose varianti di un dialetto che, per definizione, indica stili espressivi legati alla tradizione di un dato territorio. In più, già nei corsi universitari (presenti a Venezia, Padova e Verona), si studia il dialetto veneto diviso tra le varianti delle varie province, sottolineando appunto che un solo dialetto, unico per la regione, non esiste. Inoltre, lo studio del dialetto in ambito universitario non riguarda affatto la semantica (il lessico), ma si analizzano strutture sintattiche sempre comunque in confronto con la lingua italiana.
Poi Fusaro ricorda al consigliere Bardozzo di essere stato membro del Comitato biblioteca il quale gestiva il concorso letterario Città di Solesino “Renato Trevisan” che faceva della poesia dialettale il suo elemento distintivo. Già leggendo quei testi si può capire quale sia l’assurdità della tesi che vorrebbe codificare una lingua veneta “unica” e “indistinta”. Questa mozione si mostra quindi ridondante perché vuole sottolineare qualcosa che già c’è, sfruttando l’aspetto affettivo che ognuno di noi ha per il proprio dialetto. Si chiede di incoraggiare le Università e gli Istituti di ricerca nel settore del dialetto quando già ora ci sono. Si chiede di promuovere la lingua veneta, non curanti delle varianti locali. E soprattutto sembra si voglia elevare questa “lingua” veneta, al di sopra della nostra lingua nazionale, che da sempre è simbolo dell’unità.
Fusaro conclude il suo intervento affermando, quindi, che queste sono rivendicazioni inutili e del tutto propagandistiche di una parte politica che invece di occuparsi dei veri problemi dei cittadini distrae l’opinione pubblica con questi temi. Per queste ragioni voterà convintamente contrario.
Voto: 11 favorevoli, contrari 1 (Fusaro), astenuti 1 (Vanzetto)
Il consigliere Bardozzo chiede con la sua mozione a tutto il consiglio comunale di sostenere la Regione Veneto al fine di completare l’iter per l’autonomia come stabilito dal risultato del Referendum del 22 ottobre 2017.
Il sindaco preannuncia il voto favorevole della maggioranza. Da qui si accende il solito siparietto tra Bentani e Bardozzo per decidere chi è più vicino alla Lega e ha conoscenze e amicizie all’interno del partito.
Dopo un’interminabile diatriba prende la parola il nostro consigliere Fusaro il quale afferma che tutto questo sembra una gara a chi è più leghista invece che cercare di ragionare sulla questione. Afferma che ci potrebbe sostenere che quel referendum fu una spesa assolutamente inutile perché le stesse richieste la Regione le poteva fare al Governo attraverso una trattativa alla luce del sole come effettivamente ha fatto la Regione Emilia, risparmiando molti soldi magari da utilizzarsi per qualche opera per la bassa padovana, territorio abbandonato dalle istituzioni regionali.
Quindi Fusaro invita il resto del consiglio a battersi per chiedere fondi per il nostro territorio e l’apertura regolare dell’ospedale di Schiavonia, invece del sostegno per un referendum che si è rivelato inutile. Nonostante la quasi unanimità di voti, in oltre due anni nulla è stato raggiunto dalla Regione a dimostrazione che quel referendum servì più al prestigio di qualche politico che ai veri interessi dei veneti. Come mai di autonomia del Veneto se ne parla solo quando si è in scadenza elettorale a livello regionale e poi, invece, tutto si arena?
Per Fusaro va comunque rispettato il voto di tanti veneti che credettero in quella votazione e in quelle promesse basate sul nulla e solo per questo motivo non voterà contro la mozione, ma si asterrà.
Voto: 8 favorevoli, astenuti 1 (Fusaro). I consiglieri Vanzetto, Levis, Navarin, e Baldon non hanno votato poiché avevano già lasciato il consiglio comunale.
Dopo ben sette ore, il consiglio termina alle 00.05.
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