6 dicembre 2018

Consiglio comunale del 29 Novembre: non c'è limite al peggio, continuano gli insulti alle minoranze

Il primo intervento è del gruppo consiliare Nuovi Orizzonti, che chiede di sapere il reale motivo dell’urgenza della convocazione del Consiglio. Secondo l’art. 6 del regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, infatti, per convocare un Consiglio urgente devono sussistere motivi improrogabili, che non emergono in questo caso. Questo atteggiamento non è, quindi, rispettoso verso le minoranze che così non possono verificare, studiare ed approfondire i punti trattati. Infine, Nuovi Orizzonti chiede al Sindaco di spiegare la differenza tra sessioni ordinarie, straordinarie ed urgenti. Ovviamente, Bentani ha evitato di rispondere alla domanda.

La Presidente del Consiglio, allora, fa notare che per i punti all’ordine del giorno si è dovuto chiedere il parere del revisore dei conti, arrivato solamente la sera del 27 novembre; il Consiglio si doveva tenere entro il 30 novembre e non poteva essere fatto proprio il 30 per impegni di alcuni membri della maggioranza.
Risponde il Sindaco, che finge palesemente di non sapere che quella sera il gruppo Nuovi Orizzonti avesse in programma una serata pubblica, presso la Biblioteca di Solesino, sul tema della sicurezza. Bentani prosegue accusando le minoranze di denigrare ed infangare tramite menzogne la sua persona, il suo operato e la sua amministrazione. L’intervento del Sindaco si conclude con l’ennesima dimostrazione di incompetenza: Bentani attacca Nuovi Orizzonti, colpevoli a suo avviso di non aver avvisato le autorità in previsione della serata, di aver promosso una serata non pubblica e soprattutto di non averla fatta patrocinare dal Comune. Peccato che invece la serata fosse pubblica (come scritto anche nelle locandine); che fosse stata fatta regolare richiesta in Comune per l’utilizzo della sala in biblioteca (alla quale l’ufficio tecnico aveva risposto positivamente); che carabinieri e vigili fossero stati informati e che, soprattutto, per il regolamento del Comune di Solesino, non si possa chiedere il patrocinio per serate organizzate dai partiti politici.

Segue, quindi, il nostro intervento. Fin da subito, chiariamo che il nostro gruppo si asterrà da tutte le votazioni perché riteniamo impossibile riuscire a prepararsi adeguatamente su un argomento spinoso come il bilancio, in sole 24 ore.
Esprimiamo la nostra vicinanza al gruppo Nuovi Orizzonti in merito alla scelta di convocare il Consiglio Comunale proprio giovedì, e affermiamo senza timore che per noi si è trattato di un mero dispetto: i punti all’ordine del giorno riguardavano variazioni di bilancio, tranquillamente pianificabili e programmabili. Si poteva scegliere di convocare la serata con più giorni di preavviso, in un’altra sera, o nella stessa sera, ma in un altro orario. La scusa adottata dall’Amministrazione sui presunti altri impegni di alcuni assessori è assurda e soprattutto non contemplata tra le motivazioni della convocazione d’urgenza del Consiglio. La scelta palese, invece, è stata quella di ostacolare un gruppo di minoranza nella sua azione politica. Anche noi, quindi, chiediamo il motivo dell’urgenza della convocazione, che ci impedisce di informarci e di poter votare coscienziosamente.

La risposta viene dall’assessore Dargenio, che ribadisce la necessità di farlo in serata, anche per impegni della maggioranza, e poi passa ancora una volta ad accusare le minoranze di dire stupidaggini, come quelle enunciate in questi giorni sull’aumento delle indennità degli assessori. Chiediamo quindi, se è vero che (oltre all’Assessore Baldon) ci sono altri membri con impegni inderogabili, e se fosse possibile dimostrarli. Una risposta non ci viene data, così come non ci viene data la possibilità di aprire una discussione sul costo della Giunta, nonostante fosse stato lo stesso Dargenio a tirare fuori l’argomento.

La discussione poi si sposta tra il Sindaco, che di fatto ammette di comportarsi in questo modo solo per ripicca verso quello che avrebbe “subito” mentre stava nella minoranza, e il Consigliere Bardozzo: questo lo accusa di averlo diffamato con esponenti della Lega, “suoi” rappresentanti di partito. Bentani replica affermando che quelli non sono i suoi rappresentanti, perché Bardozzo non sarebbe padrone “nemmeno dell’acqua con cui si lava gli occhi”.

Poi sono le minoranze ad offendere il Sindaco…

1 - APPROVAZIONE VERBALI PRECEDENTE CONSIGLIO
Facciamo notare, prima dell’approvazione dei verbali, alcuni evidenti errori che erano stati prontamente indicati via mail al Segretario Comunale e al Presidente del Consiglio. Egli però sostiene di non aver visionato queste nostre annotazioni. Affermiamo, quindi, che non si può approvare un verbale palesemente errato. Si propone, allora, di votare solo i verbali corretti, e di portare quello errato, adeguatamente sistemato, alla prossima seduta.
Ancora una volta i verbali da votare in consiglio sono sbagliati e/o mancanti di parte di discussione. E nonostante questo, continuiamo a scontrarci con l’ostruzionismo del Segretario che solo dopo una lunga discussione ammette l’errore.
Non possiamo che astenerci.

Emerge poi un’altra questione: prima dell’inizio della seduta il Sindaco ha consegnato ai Consiglieri di minoranza una copia di una lettera non firmata (indirizzata a Sindaci e Consiglieri di vari comuni, e a due quotidiani locali), contenente diffamazioni sull’ex Comandante Cavatton. Questa sarebbe stata scritta da alcuni dipendenti comunali: per questo il Segretario comunale l’avrebbe fatta protocollare, e il Sindaco poi l’avrebbe letta agli stessi dipendenti. La vicenda ha dell’incredibile, per il solito atteggiamento di “due pesi e due misure” tenuto dall’Amministrazione: mesi fa, infatti, era giunta un’altra lettera anonima (ai danni, stavolta, dell’allora Vicesindaco Dargenio) che non è stata né letta pubblicamente, né tantomeno protocollata. Anzi, all’epoca il Segretario ci insultò pesantemente per la nostra richiesta di visionare la lettera, dato che era stata indirizzata ai capigruppo in Consiglio e non all’Amministrazione.
Perché questa differenza di trattamento? Perché quella lettera ci è stata inviata via mail, aprendo la busta a noi indirizzata, e questa consegnata solo giovedì direttamente in Consiglio? Perché la prima, quella su Dargenio, non è stata protocollata e la seconda, quella su Cavatton, invece sì? Perché di questa è stata rilasciata anche un’intervista ai giornali da parte di Bentani, mentre il contenuto dell’altra è stato ragionevolmente taciuto?
Ovviamente, il Sindaco non solo non risponde a semplici domande di trasparenza, ma ci accusa di maleducazione e invita la Presidente del Consiglio ad accompagnare Fusaro fuori dalla sala. Cosa che ovviamente non succede. Inoltre, afferma di aver fatto protocollare la lettera per “… evitare che un consigliere piccolo come lei accusi come l’altra volta l’Amministrazione di aver sbagliato”. Sostiene poi che i dipendenti comunali si siano già dissociati dal contenuto della lettera e quindi è confermato che la missiva è anonima e di contenuto diffamatorio.
Chiediamo, quindi, la protocollazione anche della precedente lettera anonima, visto che lo si è fatto per questa. Il Segretario afferma di non ricordare se la lettera sull’assessore Dargenio fosse stata protocollata o meno. Appunto, due pesi e due misure. E ovviamente sempre a vantaggio del duo Dargenio – Bentani.

2 - VARIAZIONE AL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE
Viene fatta una nuova variazione di bilancio, al fine di inserire l’impianto sportivo ad Arteselle, realizzabile grazie ad un mutuo di 500 mila euro, a tasso zero, erogato dal Credito Sportivo.
La responsabile della ragioneria, dottoressa Mara Rocca, è presente in Consiglio per rispondere alle domande dei consiglieri di minoranza, i quali fanno notare che alle domande dovrebbe rispondere l’assessore di riferimento e non un funzionario, in quanto il Consiglio è un ambito politico. Le variazioni di bilancio, la scelta di dove destinare i fondi e dove toglierli sono scelte politiche, prima che economiche. Nonostante la nostra osservazione, Dargenio comunica che non risponderà lui alle domande, ma che lo farà, appunto, la dottoressa Rocca.
Per quanto riguarda il progetto dell’impianto sportivo di Arteselle, progetto di cui ovviamente anche noi auspichiamo la realizzazione, poniamo alcune domande utili anche ad informare i cittadini presenti in Consiglio. Il progetto è quello pianificato dalla precedente Amministrazione? Il valore del progetto sarebbe di 500 mila euro per la sola tensostruttura adiacente alle scuole; ciò significherebbe una spesa per il Comune di circa 35 mila euro annui per la rata di rimborso del mutuo: come saranno recuperati questi fondi, dal momento che i responsabili di ragioneria precedenti affermavano l’impossibilità di sostenere una tale spesa? Quali sono le modalità con le quali si può partecipare a questa sorta di bando? Infine, quanto costerà la gestione del nuovo impianto e come sarà organizzata?
Ci viene risposto che il progetto è quello effettivamente già presente in Comune. I conti, quindi, sono quelli da noi ipotizzati e la rata mensile sarebbe di 2.777 euro, cifra ragionevole secondo Bentani. Ma quando si tratta di denaro pubblico, non si può ragionare “a sentimento”: chiediamo da dove saranno spostati quasi tremila euro al mese. Bentani risponde che è in previsione un aumento delle rette delle società sportive per portarle ai livelli dei Comuni limitrofi. Rileviamo, quindi, l’assurdità del ragionamento: le società a Solesino devono rivolgersi anche ad altri comuni proprio perché le strutture del paese non sono sufficienti al loro fabbisogno. Aumentare i costi degli impianti sportivi, senza avere già una struttura pronta per le società, non farà che aumentare i loro costi. Inoltre, questi maggiori ricavi potrebbero nel caso compensare le maggiori spese per la gestione di due impianti anziché uno soltanto, ma nulla centrano con i fondi necessari per realizzare l’opera che sono di tutt’altra natura.
Non siamo d’accordo con questa scelta: le amministrazioni precedenti investivano nello sport e gli impianti sportivi erano volutamente concessi a prezzi bassi. Questo, unito alla stretta collaborazione con le società sportive, ha permesso allo sport solesinese di crescere in numeri e qualità. È una scelta politica, un messaggio che si vuol dare alla cittadinanza: lo sport è importante, è un’attività sociale ed è giusto che il Comune lo favorisca, non che vada a gravare sulle società, che a loro volta graveranno con un aumento dei costi sulle famiglie dei loro tesserati.

Interviene, quindi, l’Assessore Dargenio, che annuncia un risparmio di 50 mila euro dovuto al trasferimento di un dipendente della Polizia locale che non verrà sostituito. Ci dispiace informare la Giunta, però, che questo non è un risparmio, bensì un taglio del servizio. Vengono anche indicati altri generici “tagli e risparmi”, ovviamente non presenti nella documentazione in possesso delle minoranze.
Infine, viene spigato che questo mutuo del Credito Sportivo non viene automaticamente assegnato. Si deve fare domanda presentando il progetto esecutivo e poi i progetti più meritevoli e all’interno della cifra complessiva disponibile saranno assegnatari del fondo. Non si tratta, quindi, di un contributo, ma sostanzialmente di un prestito.
La procedura risulta, quindi, diversa rispetto al bando a cui si è partecipato per poter realizzare la rotatoria del Cason, che in questo caso presuppone sia stilata una graduatoria dei progetti presentati in Regione. Ne approfittiamo, allora, per chiedere come sta procedendo la situazione della rotonda: il Sindaco riferisce che siamo entrati in graduatoria, ma mancando il progetto esecutivo, al momento non siamo tra coloro che beneficeranno del contributo. Se ne riparlerà il prossimo anno.

A questo punto il Vicesindaco Navarin, alzatosi per andare a fumare, sostiene ad alta voce la necessità di uscire perché “me so rotto i cojoni”. È il secondo Consiglio consecutivo che il Vicesindaco, spazientito dalla discussione, si lascia andare a frasi assolutamente irrispettose verso il Consiglio e soprattutto verso la cittadinanza.
Il Consigliere Vanzetto si lamenta dei tempi di discussione e anche lui sostiene che voterà astenuto perché non ha avuto tempo e modo, visti i tempi ristretti di convocazione, di verificare la documentazione consegnata. Chiede però come mai gli altri consiglieri di maggioranza non parlino mai.
Il nostro voto è: astensione

3 - RATIFICA DELIBERA DI GIUNTA N.102 DEL 31/10/2018
L’assessore al bilancio Dargenio lascia ancora una volta la parola alla dottoressa Mara Rocca.
Emergono necessità urgenti che hanno portato a delle variazioni di tantissimi capitoli con riduzioni di entrate importanti. In consiglio si discutono le variazioni suddivise per macro-aggregati che ovviamente non permettono una discussione approfondita della questione. Facciamo presente, quindi, che ci rivolgeremo alla dottoressa Rocca per avere il prospetto con le variazioni per capitolo evitando la discussione in Consiglio.
L’educazione però non si impara, e mentre la dottoressa Rocca molto cordialmente, nonostante l’orario tardo, cerca di risolvere alcuni dubbi tecnici esposti dal consigliere Bardozzo, il Sindaco e alcuni componenti della maggioranza parlano e ridono tra loro, mancando di rispetto alla dottoressa Rocca in primo luogo.
Il nostro voto è: astenuto

Il Consiglio dovrebbe essere finito.
E invece ecco che parte una nuova raffica di offese.
Il Sindaco, infatti, coglie l’occasione per dilettarsi in uno dei suoi tanti discorsi propagandistici. Afferma che per lui non esistono cittadini di serie A e serie B, ma solo cittadini di serie A+, che cerca di accontentare e soddisfare. Nonostante ciò, è difficile per lui accettare chi vede sempre il mondo in bianco e nero, e non a colori come lo vede lui. Si scaglia, quindi, contro il nostro Consigliere Fusaro: “A differenza sua io in minoranza ero seguito e supportato dai cittadini, non da quattro sfigati come lei, questa è la differenza. Lei è supportato da quattro/cinque sfigati, ed alcuni di essi anche nullatenenti”.
Visto la gravità dell’offesa, abbiamo chiesto, quindi, la verbalizzazione della frase. Tuttavia, il Segretario ha affermato che non ci sono registrazioni integrali della serata, per cui non sarebbe obbligato a trascrivere una frase. Il nostro Consigliere lo contraddice: eventuali ingiurie, allusioni o dichiarazioni vengono riportate in verbale, in modo conciso, nel caso in cui il consigliere che si ritiene offeso ne faccia richiesta (articolo 28, comma 6 del nostro regolamento per il funzionamento del consiglio comunale). Questo non fa che agitare il Segretario, che reagisce in malo modo, alza i toni, e diventa aggressivo.
Un gongolante Bentani, seguito dalla Presidente del Consiglio, invita allora Fusaro a presentare denuncia, se si sente aggredito, vista anche la presenza in sala delle forze dell’ordine.
Restiamo ovviamente in attesa dei nuovi verbali per vedere se la frase in questione di Bentani alla fine è stata o meno verbalizzata.

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