5 febbraio 2019

Legalità? Sì, ma solo a parole


In passato avevamo già espresso i nostri dubbi in merito alla creazione di uno staff di “supporto” alla Giunta, evidentemente non abbastanza preparata per amministrare adeguatamente il paese, e per questo bisognosa dell’affiancamento di tre figure professionali. Il problema, però, è che una di queste figure sembra non avere un atteggiamento esattamente irreprensibile.

L’iniziativa legittima, infatti, di avvalersi di tre figure professionali come supporto all’interno dello staff del Sindaco può essere anche lodevole (ricordiamo che si tratta di persone in pensione, che prestano gratuitamente il loro supporto all’amministrazione), ma già mesi fa ci fece nascere delle perplessità per la palese ammissione di Bentani di avere, all’interno della Giunta, delle carenze dal punto di vista professionale.
Si aggiunge, però, un nuovo tassello, che riguarda proprio una di queste figure professionali; colui che avrebbe lo specifico compito di “prestare supporto” all’attività della polizia locale e all’assessore Dargenio e quindi, di riflesso, di garantire il rispetto della legalità nel nostro Comune.
Questa risorsa (molto vicina all’ex-vicesindaco Dargenio), infatti, pochi giorni fa ammetteva tranquillamente in un gruppo Facebook cittadino di far uso del cellulare alla guida: l’affermazione arriva in risposta ad una questione molto delicata sollevata da un cittadino, riguardo proprio l’uso del cellulare in auto. Un commento e un comportamento che vanno apertamente contro il principio di legalità e rispetto del codice della strada di cui questa amministrazione si è fatta spesso portatrice, a parole.
Inoltre, lo stesso “esperto” afferma molto tranquillamente che in passato non faceva uso delle cinture di sicurezza in auto, fin tanto che non è stato sanzionato. È vero che è un comportamento molto diffuso, seppur irregolare, ma in questo caso c’è un piccolo problema: la persona in questione era addirittura un vigile urbano in servizio a Roma. Insomma, non il massimo dell’esempio.



La cosa più grave, secondo noi, è che di fronte a queste affermazioni nessun membro della giunta Dargenio - Bentani abbia preso le distanze. Men che meno lo stesso Dargenio, a cui la risposta in questione era rivolta. Riteniamo molto grave che una persona, che ha tra i suoi compiti quello di contribuire ad aumentare l’efficienza della Polizia Locale del nostro paese, ammetta così spavaldamente di infrangere il codice della strada.

Ci chiediamo quindi, come si pone l’amministrazione (e in primis l’assessore Dargenio) di fronte a questo fatto? Nel rispetto dei cittadini, ai quali con molta enfasi si continua a promettere un paese più sicuro, con delle strade più sicure, quali sono le loro considerazioni in merito?
La legalità si dimostra con i fatti, non firmandosi nei post di Facebook come “Assessore alla legalità”.
Infine, sarebbe interessante sapere se davvero Solesino aveva bisogno di “arruolare” un ex-vigile romano ora in pensione, per riuscire a riorganizzare la propria Polizia locale, nonostante la presenza di un nuovo comandante voluto anch’egli da Dargenio e di un Assessore che, comunque, è vigile lui stesso.


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