21 febbraio 2019

Bentani spende 1.500 euro per denunciarci con i soldi dei cittadini


Non si ferma l’opera di intimidazione del duo Dargenio-Bentani verso le opposizioni.
Spunta infatti una nuova denuncia, a carico del nostro consigliere Nicola Fusaro (delibera di Giunta n.9 del 22 gennaio 2019), stavolta per calunnia, che costerà ai cittadini altri 500 euro.
La causa sarebbe un’interpellanza presentata dal nostro gruppo durante il Consiglio Comunale del 26 ottobre, riguardante le decisioni assunte dall'amministrazione comunale in merito alla Polizia Locale.

Inutile dire che noi abbiamo, come sempre, espresso i nostri dubbi senza aggredire nessuno né tantomeno calunniare. Il contenuto dell’interpellanza aveva valenza di critica politica e non si capisce dove starebbe la calunnia. Semmai fu proprio il Sindaco, in quella sede, ad affermare: “Mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che segue e ascolta il signor Fusaro”, dopo che proprio lui e l’ex-vicesindaco avevano dato ripetutamente dell’ignorante al nostro consigliere.
Gli insulti e i toni forti fanno parte del loro stile, non del nostro.

Per tutte queste ragioni, riteniamo che lo scopo della Giunta sia in realtà mettere a tacere noi e le opposizioni in generale, intimidendo e colpendo l’avversario persino sul lato economico, dal momento che Fusaro dovrà pagare da sé i propri difensori.
Bentani, invece, spende altri 500 euro incaricando l’avvocato Trappella; cifra che il Sindaco non sborsa di tasca propria, bensì con soldi che appartengono ai cittadini di Solesino, ancora una volta danneggiati dall’atteggiamento vendicativo di Bentani.
La spesa totale per queste denunce ripicca supera ormai i 1.500 euro, soldi buttati per semplici rancori personali e tutti, tra l’altro, sempre per lo stesso avvocato.
Per la prima denuncia addirittura l’Assicurazione del Comune ravvede che non ci siano elementi tali da superare la richiesta di archiviazione per cui non garantisce la copertura delle spese legali.

Ci chiediamo per quanto ancora i cittadini dovranno vedere sperperare i propri soldi così, spesi proprio da chi invece, quando era in minoranza, si lamentava di “centinaia di euro spesi per un avvocato” e di soldi pubblici “buttati solo per intimidire”.
Bentani e la sua giunta vogliono palesemente zittirci, ma non cederemo a questi subdoli ricatti. Continueremo a fare il nostro lavoro di opposizione come sempre, difendendoci se necessario nelle sedi opportune consapevoli della nostra condotta corretta.

Per essere informati sulle vicende precedenti, consultate anche i seguenti link:
- Bentani ci denuncia: spesi 500 euro.
- Bentani non si arrende: altri 500 euro di soldi pubblici.








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