Giovedì 7 marzo si è tenuto il Consiglio comunale, iniziato alle 9:30 e durato ben dieci ore. Undici i punti all’ordine del giorno, di cui al punto 10 era prevista la discussione di 9 interrogazioni, interpellanze e mozioni delle minoranze.
Ancora una volta, un’operazione così semplice come l’approvazione dei verbali non riesce a procedere senza intoppi.
Innanzitutto, chiediamo al Segretario comunale perché non sia ancora arrivata risposta scritta delle nostre interpellanze ed interrogazioni : il termine previsto dal regolamento in vigore è di 30 giorni (articolo 21), e ne sono passati più di 90. Il segretario inizialmente accampa scuse poco credibili, per poi ammettere l’errore, promettendo di inviare le risposte da qui a pochi giorni. Risposte, però, che ad oggi (7 giorni dopo) non sono ancora pervenute.
Interviene poi il gruppo Nuovi Orizzonti, sollevando il problema che la convocazione del Consiglio non è stata mandata per posta, come previsto dal regolamento comunale, ma via PEC, senza nessun preavviso.
Inoltre, dopo essere stato incalzato, Bentani conferma: i cittadini andranno a pagare ben 50.000 euro in più di tasso di interesse per il mutuo della palestra di Arteselle, per un non ben specificato “errore tecnico” sull’invio della domanda. Ancora una volta, a pagare sono i cittadini. Emerge anche che, al momento, per il 2019 c’è stato uno sblocco delle assunzioni: ciò che il duo Dargenio-Bentani continua a propagandare (ovvero l’impossibilità di assumere personale a causa dello sforamento del patto di stabilità) è ancora una volta una manipolazione della verità.
In sede poi di votazione emerge una situazione ridicola: anche i consiglieri e assessori assenti al Consiglio comunale di dicembre decidono di votare a favore. Come si può approvare un verbale di una seduta a cui non si era presenti? Questo dovrebbe farci riflettere tutti sulla serietà con cui la maggioranza assume il proprio ruolo.
Le modifiche del regolamento prevedono l’azzeramento della COSAP per i mercati “sperimentali”: ciò viene fatto per agevolare in sostanza il mercato ad Arteselle, in modo che esso possa avviarsi più facilmente. Chiediamo, quindi, quanti siano i banchi di Solesino presenti al mercato di Arteselle e per quanto tempo saranno esentati dal pagamento della tassa.
Risponde il Vicesindaco Navarin, che ci informa che pochi degli ambulanti presenti nel mercato della frazione è di Solesino, e che per ora è prevista l’esenzione per 6 mesi, che sicuramente sarà rinnovata fino a fine anno. Poi, si spera, il mercato sarà definito in maniera stabile e dunque ad Arteselle si pagherà una quota analoga a Solesino (ma inferiore, in quanto il mercato si svolge in giorni non festivi).
Infine, il Vicesindaco Navarin ci informa che non è stata stilata una graduatoria per l’assegnazione dei post al mercato di Arteselle, ma si è semplicemente usato un criterio prioritario: otteneva il banco chi presentava per primo domanda.
Come gruppo abbiamo chiesto che nel regolamento venisse fissato un termine temporale per il mantenimento della condizione sperimentale del mercato, per evitare che i commercianti ad Arteselle siano per sempre avvantaggiati rispetto a quelli di Solesino. L’amministrazione non ha acconsentito; su questo punto, quindi, il nostro consigliere Fusaro si è astenuto dalla votazione.
Iniziamo noi con qualche domanda sul bilancio, precisando però che esso non è stato suddiviso per capitoli, come da noi richiesto: la suddivisione, infatti, avrebbe facilitato la lettura e quando fu l’allora consigliere Bentani a chiedere questo diverso modo di impostare il bilancio, gli fu sempre concesso. Anche stavolta non vediamo grande collaborazione verso le opposizioni.
Partiamo quindi con qualche osservazione sul capitolo del commercio.
È scandaloso che la riduzione del 10% della COSAP (pari ad un totale di 6.100 euro annui) venga fatta passare come una grande rivoluzione attuata da Bentani: in realtà anche l’Assessore al bilancio conferma che non è niente altro che una partita di giro, che più che avvantaggiare i commercianti locali, finirà per danneggiarli. Infatti, il 75% degli ambulanti presenti al mercato non sono di Solesino, per cui a beneficiare del taglio saranno una decina di compaesani. In compenso, però, il Sindaco ha ben pensato di recuperare questa mancata entrata togliendo lo stesso identico ammontare al capitolo dedicato al commercio e alle manifestazioni per rivitalizzare il centro. Insomma, si tagliano 6.100 euro alle manifestazioni fatte in favore del commercio, solo per ridurre di qualche decina di euro la COSAP ad ambulanti per lo più fuori paese! E per fortuna che nel programma elettorale Bentani scriveva “aumenteremo notevolmente gli investimenti in favore del nostro mercato domenicale”…
Ma questa è solo la punta dell’iceberg: alla cultura vengono tagliati 5.100 euro, giustificati dall’assessore Levis come un “taglio necessario per poter aiutare il commercio, cavallo di battaglia della nostra campagna elettorale”. Peccato che alla nostra richiesta di conoscere lo specifico ammontare del taglio, annunciato dalla dott.ssa Mara Rocca, la stessa Levis si riveli perplessa e stupita: probabilmente, credeva che la diminuzione fosse inferiore.
I tagli, però, non finiscono qui. Siamo increduli nell’apprendere di un taglio netto nei finanziamenti agli asili: si passa dai 50 mila euro dell’amministrazione precedente a ZERO. Sappiamo tutti in quali difficoltà economiche versino i nostri asili, nonostante gli impegni di maestri e parrocchie, eppure la giunta Bentani decide di tagliare TUTTI i fondi previsti.
La botta più grossa arriva poi al sociale: 140 mila euro di tagli rispetto all’esercizio precedente.
Infine, anche lo sport viene colpito: si sono più che triplicate le tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive. L’UCD Solesinese, ad esempio, andrà a spendere 5 volte tanto, a tesseramento già chiuso. Questo vuol dire voler mettere in ginocchio le società sportive proprio in un paese come Solesino, dove lo sport fa MODELLO ai comuni limitrofi ed è stato portato negli anni ad un livello di eccellenza.
Per quanto riguarda gli introiti, invece, la giunta Bentani prevede un aumento del 100% degli oneri di urbanizzazione: chiediamo quindi su quali basi sia stato calcolato l’aumento e se è prevista qualche opera importante. Risponde l’Assessore Dargenio, che giustifica la cifra sostenendo che si tratta di una “previsione puramente indicativa, che può essere modificata” e che non sono previste grandi opere, ma solo alcune domande di privati. È evidente che questa sia una cifra “gonfiata” ad hoc per poter fare quadrare il bilancio, dato che non c’è nessun valido motivo che faccia pensare ad un aumento simile dell’urbanizzazione in un momento storico in cui il mercato edilizio è pressoché bloccato.
Curiosa invece la previsione di entrata per quanto riguarda le sanzioni amministrative: il duo Dargenio-Bentani, infatti, prevede di incassare 250 mila euro, cifra di poco inferiore a quella dell’amministrazione precedente, e quasi tutti incamerati grazie al T-RED posto al semaforo al Cason. Ma non era prevista una rotonda lì?
Nuovi Orizzonti propone, inoltre, degli emendamenti. In generale, chiede che Sindaco, assessori e consiglieri si dimezzino lo stipendio in favore di commercio, cultura, sociale e ambiente (non a caso, le aree più colpite dai tagli di questa amministrazione). Tuttavia, com’era prevedibile, Bentani, Dargenio e tutta l’amministrazione (tranne il consigliere Diego Trevisan) si sono RIFIUTATI di ridursi lo stipendio. Facile parlare di svolgere l’attività di amministratore in maniera gratuita, quando non si è al comando, vero?
L’ex-vicesindaco Dargenio spiega la necessità di liquidare alcuni piccoli importi come “debiti fuori bilancio”: ancora una volta, la causa sarebbero alcuni errori degli uffici. Ci fa sorridere che quando Bentani era in opposizione qualsiasi errore fosse bollato come gravissima incapacità della Giunta, mentre ora che assistiamo ad un errore dopo l’altro (alcuni dei quali anche molto costosi, come nel caso dei 50 mila euro di tasso di interesse per la palestra di Arteselle), gli errori siano sempre da attribuire agli uffici.
Chiediamo la possibilità di proporre alcuni emendamenti migliorativi al regolamento. Sono presenti infatti alcuni articoli che rischiano di mettere in serio rischio l’amministrazione.
Ad esempio, è previsto un vincolo per chi avesse bisogno di aiuti economici, ovvero la residenza da almeno tre anni nel comune di Solesino. Ci chiediamo: non è un vincolo discriminatorio? Se dovesse trasferirsi da Granze una nuova famiglia indigente, come intende affrontare il problema il Sindaco? Facendo finta di nulla?
O ancora, non è prevista una qualche graduatoria, ma solo un tetto massimo di tremila euro di ISEE per poter accedere ad aiuti economici. Questo potrebbe mettere in grave difficoltà il comune, che si ritroverebbe a dover aiutare tutte le famiglie bisognose, senza una scala di gravità o un limite per le casse comunali.
Considerato anche l’enorme taglio fatto proprio nel sociale, chiediamo che i nostri emendamenti vengano valutati. Il segretario nega la richiesta, sostenendo la necessità di un'istruttoria degli uffici, e della presentazione dell’emendamento prima che il regolamento fosse portato in Consiglio. Facciamo quindi presente che il nostro gruppo ha avuto modo di vedere il regolamento solo in seguito alla convocazione, per cui non era materialmente possibile presentare prima l’emendamento.
Vogliamo sottolineare però ancora una volta la non preparazione di questa Giunta, sprovvista di una specifica delega al sociale e incapace di darci risposte in merito ai nostri dubbi: il Sindaco se n’è lavato le mani sostenendo che il documento sia stato redatto interamente dall’assistente sociale, dott.ssa Murra, ma a quanto pare nemmeno letto dalla Giunta.
All’ennesimo silenzio rispetto alle nostre domande, chiediamo quindi di rinviare il regolamento al prossimo Consiglio, così da poterci confrontare in maniera più esaustiva. Per fortuna l’amministrazione approva e ritira quindi il punto all’ordine del giorno.
Senza entrare nel merito specifico delle nostre osservazioni su queste modifiche, facciamo notare un errore tecnico-burocratico: gli articoli segnalati nella delibera non coincidono con quelli effettivamente presenti nelle modifiche. La discussione del regolamento viene quindi rimandata al prossimo consiglio comunale, a delibera sistemata.
È da giugno ormai che ad ogni Consiglio non manca l’occasione di rimandare qualche punto dell’ordine del giorno a causa di errori tecnici e dell’incapacità di questa amministrazione.
Il consigliere Vanzetto chiede che vengano rispettati i tempi previsti per le discussioni e le repliche, e che in generale si mantengano toni e modi decorosi, nel rispetto dei ruoli istituzionali e di chi segue il Consiglio comunale.
Il nostro gruppo ovviamente concorda con la richiesta del consigliere Vanzetto, ma sottolineiamo che il compito dei consiglieri non è quello di cronometrare gli interventi, bensì quello si prepararsi sugli argomenti posti all’ordine del giorno e su questi portare, se possibile, elementi migliorativi nell’interesse della cittadinanza. Tutte cose mai fatte in questi mesi da Vanzetto.
- Prima interpellanza del nostro gruppo, in merito alla revoca dell’incarico all’avvocato Toffanin e agli esiti della Camera di Consiglio del 14 novembre.
Come sempre, è stato chiesto di inviare a tutti i consiglieri le comunicazioni avvenute tra il comune di Solesino e l’avvocato Toffanin; questo non sembra essere avvenuto, dato che la Presidente del Consiglio Perini si stupisce che il nostro Consigliere abbia tra le mani tali dichiarazioni, ottenute regolarmente con un semplice accesso agli atti.
Oltre a ciò, chiediamo se sia stato nominato un avvocato, dopo la revoca dell’incarico a Toffanin: la stessa avv.ssa Perini, nel Consiglio comunale di novembre, ci aveva confermato che di certo sarebbe stato nominato un nuovo avvocato dalla Giunta Bentani. Ora invece fa un passo indietro: l’avvocato non sarebbe stato necessario e per questo non è stato nominato. Nessuno si è presentato in aula il 14 novembre a difendere gli interessi del Comune e a nostro avviso, anche a causa di questo, la denuncia contro il Sindaco Bentani e l’Assessore Dargenio è stata archiviata. Chiediamo se questa procedura sia effettivamente regolare o se sia frutto di uno dei soliti giochetti del duo, ma come sempre non otteniamo risposte concrete.
- Seconda interpellanza del nostro gruppo, stavolta inerente l’istituzione del divieto di sosta in Piazza Matteotti/via Roma, all’incrocio con via Diaz.
Chiediamo di spiegare le variazioni di posizioni prese dal Sindaco, che nell’ordinanza n.33/2018 afferma che la scelta di eliminare i parcheggi fosse stata presa in accordo con alcuni commercianti, per poi dichiarare alla stampa di aver agito per scelta personale, in contrasto con quanto affermato in precedenza. Nessuna spiegazione in merito ci viene data, ma anzi, stavolta il Sindaco rilancia sostenendo di aver parlato con TUTTI gli esercizi commerciali, avendo preso una decisione approvata collettivamente: ma allora perché questo divieto è stato poi cambiato non una, non due, ma bensì tre volte nell’arco di alcune settimane?
Chiediamo anche quanto siano costati la rimozione delle strisce e l’acquisto dei cartelli per i vari divieti, e quanto costerà ripristinarle, dal momento che dopo 5 mesi le strisce di parcheggio non sono ancora presenti. Non ci vengono date risposte, se non che i cartelli erano già presenti in comune e non sono stati pagati ex-novo. Sul costo e i tempi per le strisce dei parcheggi tutto tace. Ma soprattutto nessuna risposta rispetto al fatto che, nonostante il divieto, le macchine continuano a parcheggiare tranquillamente.
- Infine, con un’interrogazione, chiediamo come mai sia stata sostituita la determinazione n.203 dell’8 novembre 2018 con una seconda versione, ma in maniera irregolare rispetto a quanto previsto dal nostro regolamento. La determina riguardava l’acquisto di una poltrona e due sedie per l’ufficio del Sindaco, alla modica cifra di mille euro. Anche qui le risposte sono molto vaghe e il segretario comunale classifica la cosa con un generico “errore di ufficio”, che non si prodiga nemmeno eventualmente a sistemare.
Poiché la prima versione indicava modelli e costi delle poltrone, specificando che fossero state acquistate per il Sindaco, mentre nella seconda versione queste indicazioni vengono magicamente meno, chiediamo quale sia l’uso effettivo che viene fatto di questi mille euro di sedie. Ovviamente Bentani, in imbarazzo, risponde che le sedie “si muovono” e non si può dire in quale ufficio siano ora, negando anche l’evidenza di fronte ad una foto che lo ritrae nel suo ufficio con quella stessa poltrona.
Passiamo poi ai documenti presentati da Nuovi Orizzonti.
La prima è un’interpellanza, in cui si chiede come mai sia stato pubblicato solo per breve tempo l’avviso della Regione Veneto con cui si invitava i cittadini a fare una donazione nel fondo previsto per l’aiuto ai veneti colpiti dal maltempo lo scorso autunno. La risposta è sempre la stessa: un errore di ufficio. Ma quanti sono questi errori? Sono davvero così incompetenti, o è l’amministrazione ad esserlo e ad approfittarne per fare lo scarica-barile? Seconda interpellanza, riguardante le dichiarazioni del Sindaco in merito al suo viaggio a Roma: il gruppo chiede a quale ministero il Sindaco si sarebbe rivolto, quali progetti precisamente avrebbe presentato e quali siano stati gli esiti di questo viaggio. Emerge la solita fuffa: Bentani sostiene di essere andato a parlare direttamente con il senatore Antonio De Poli, presentando un po’ tutti i progetti presenti in Comune, senza un obiettivo specifico e di essere ancora in attesa di eventuali esiti positivi. Molto vago e molto propagandistico.
Arriviamo poi ad un’interpellanza sull’adesione al progetto SPRAR: Bentani sostiene di non essersene preoccupato in maniera eccessiva, visto che la convenzione scadrà quest’anno. Sostiene comunque la sua volontà di non rinnovare lo SPRAR, pur ammettendo di aver conosciuto i ragazzi che aderiscono a questo progetto, riconosciuti come bravi ragazzi.
Viene ritirata dal gruppo una proposta riguardante i presepi di Natale, con la promessa di ripresentarla al prossimo Natale. Si passa poi alle mozioni: Nuovi Orizzonti propone di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri al conto corrente previsto dalla Regione Veneto per i veneti in ginocchio per il maltempo nell’ottobre-novembre dello scorso anno. Noi però precisiamo: assessori e sindaco non hanno il gettone di presenza, per cui ci sembra giusto che loro devolvano il 10% del loro stipendio, pari a circa 40 euro netti. La mozione passa positivamente, tranne per l’astensione della consigliera Mattiazzo e del consigliere Vanzetto, che a quanto pare non verseranno il gettone di presenza.
Infine, Nuovi Orizzonti propone una mozione per sostituire la sanzione pecuniaria per sanzioni amministrative con ore di lavoro di pubblica utilità, fissando il cambio in 10 euro = un’ora di lavoro. Anche questa mozione viene approvata.
Il comandante prende parola, sentendo la necessità di dissociarsi da quanto dichiarato da noi in un comunicato in merito alla Polizia Locale. Chiariamo però che le critiche sono meramente politiche, e non sono assolutamente un attacco all’operato degli uffici o peggio, alle persone.
Chiarito un po’ l’equivoco, esprimiamo però le nostre perplessità in merito alla dichiarazione: era proprio il caso che un tecnico sollevasse questioni politiche in Consiglio comunale? Continuiamo a pensare che la costante presenza in Consiglio del Comandante dei vigili e della responsabile della ragioneria diventino, alla lunga, non un aiuto ai consiglieri, ma la scusa per l’amministrazione per evitare il confronto politico, nascondendo così le proprie mancanze.
Dopo più di 10 ore di consiglio, quindi, alle 20.05, la seduta è tolta.
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