Un assessore che fa il vigile da oltre 10 anni; un super-esperto arrivato da Roma con 40 anni di esperienza come ufficiale della polizia locale romana; un nuovo comandante fortemente voluto dall’attuale amministrazione. Nonostante questo, non si sta davvero capendo cosa stia succedendo in via Carpanedo. Tanto dispendio di "sapienza" per emettere ben tre ordinanze diverse sulla stessa questione, pubblicate nel giro di 9 giorni.
Ordinanze assurde, palesemente immotivate e che probabilmente finiranno solo per creare disagio per i cittadini di Solesino.
A condire il tutto, anche la segnaletica sembra sbagliata.
Andiamo per ordine.
Ordinanze assurde, palesemente immotivate e che probabilmente finiranno solo per creare disagio per i cittadini di Solesino.
A condire il tutto, anche la segnaletica sembra sbagliata.
Andiamo per ordine.
↪ Con l’ordinanza n.5 del 25 febbraio, l’amministrazione decide di introdurre il senso vietato lungo la direttrice Monselice – Solesino di via Carpanedo, all’altezza dell’intersezione con via degli Alpini. Quindi, obbligo di svolta in via degli Alpini e senso vietato nel tratto di via Gioberti da dove proprio via degli Alpini confluisce. In più, l’istituzione di un senso vietato del tratto di via Carpanedo con sbocco su via XX Settembre.
In un colpo solo praticamente quello diventa probabilmente il quartiere più esclusivo di tutta Italia. Impossibile entrare, rischioso uscire.
Poche ore e scoppiano ovviamente le polemiche dei residenti, soprattutto delle vie limitrofe, che si trovano ingabbiati in un labirinto.
Poche ore e scoppiano ovviamente le polemiche dei residenti, soprattutto delle vie limitrofe, che si trovano ingabbiati in un labirinto.
↪ L’amministrazione allora corre ai ripari e con ordinanza n.8 bis del 1 marzo decide di estendere l’autorizzazione al transito non soltanto ai residenti di via Carpanedo e via Gioberti, ma anche a tutti i residenti delle vie limitrofe. Non è chiaro però come saranno individuate queste persone e soprattutto come si devono comportare i non residenti che, invece, devono entrare nel quartiere.
Tutti questi cambiamenti non stanno in piedi, ovviamente: la gente può entrare comunque da via Donatori del Sangue (dove non è stata prevista segnaletica) e tutto il traffico è spostato in viale Papa Giovanni XXIII, strada su cui affacciano scuola e impianti sportivi.
↪ Solo 4 giorni dopo, allora, ecco una nuova ordinanza, la n.9 del 5 marzo, che cambia tutto: ora il divieto non parte più dall’incrocio con via degli Alpini, ma più avanti, all’incrocio con via Donatori del Sangue. Via Gioberti viene riaperta al traffico. Si decide di spostare con celerità i cartelli già installati all’incrocio con via degli Alpini e di oscurare quelli in via Gioberti. Praticamente le intenzioni iniziali vengono stravolte in soli 9 giorni.
Le assurdità, però, non finiscono qui. La segnaletica così come installata sembra essere sbagliata, pericolosa e contraddittoria. È presente, infatti, un cartello di “senso vietato” che induce a credere che tutti i residenti possano percorrere quella strada accedendo dall’altro lato: tecnicamente, con quel cartello è lecito pensare di trovarsi semplicemente dall’altro lato rispetto ad un senso unico.
A nostro avviso, la segnaletica corretta sarebbe stata quella di “divieto di transito”, cioè divieto assoluto di accedere alla strada, qualsiasi sia il lato o il senso di percorrenza, ad eccezione degli autorizzati.
A fronte di tutto questo ci chiediamo:
- Quali sono le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione ad iniziare queste modifiche alla viabilità di via Carpanedo?
- Com’è possibile che nelle ordinanze sia scritto che ci si è confrontati con i residenti se poi gli stessi hanno protestato per cambiare tutto?
- Prima di imbarcarsi su questa questione si sono fatte delle valutazioni su come sarebbe cambiato il traffico nelle altre strade e su come queste scelte avrebbero impattato sulla quotidianità dei residenti?
- Quanta gente era davvero presente all’incontro pubblico organizzato per via Carpanedo?
- Quanto è costato tutto questo ai cittadini?
Insomma, a nostro avviso c’è stata come sempre troppa foga di fare e annunciare che si è fatto qualcosa, invece che ponderare bene tutta la questione e ad essere danneggiati come sempre sono stati i cittadini di Solesino.
Con l’attuale situazione, inoltre, secondo noi si è peggiorato parecchio la condizione in via XX Settembre: ora per andare a Monselice si dovrà transitare obbligatoriamente in via Ippolito Nievo, arrestando il proprio veicolo nel curvone dell’incrocio proprio tra via XX Settembre e via Nievo. Incrocio cieco nel quale le auto provengono spesso ad alta velocità.
Va considerata, infatti, la larghezza di via Nievo, troppo stretta per un traffico importante in doppia careggiata.
Infine, tutto il traffico diretto al centro di Solesino continuerà a transitare per viale Papa Giovanni XXIII congestionando anche quella strada.
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