Il commercio a Solesino è una tradizione che da generazioni ci contraddistingue rispetto a tutti gli altri paesi del territorio.
Dopo anni di campagna elettorale passati a definirsi “guardiano del commercio”, Bentani ha avuto un’illuminazione: rilanciare il commercio tagliando i fondi a sostegno delle attività commerciali. Il tutto, mascherato con tagli alle tasse locali.
Che fine farà l’identità del nostro paese?
Dopo anni di campagna elettorale passati a definirsi “guardiano del commercio”, Bentani ha avuto un’illuminazione: rilanciare il commercio tagliando i fondi a sostegno delle attività commerciali. Il tutto, mascherato con tagli alle tasse locali.
Il commercio e l’ambulantato sono tradizioni che da generazioni contraddistinguono Solesino, rendendolo un centro attrattivo e frequentato. Uno dei mestieri più antichi al mondo che a Solesino è stato coltivato con orgoglio e capacità da molte famiglie, creando opportunità economiche e di sviluppo per il paese intero.
Così, quando si parlava di Solesino, si immaginava immediatamente un centro ricco di vetrine sgargianti e un mercato domenicale, fiore all’occhiello degli scambi commerciali di tutta la zona. Per tantissimi anni questa era la cartolina perfetta di Solesino. Per lo meno fino a quando la grande distribuzione prima, e la crisi economica poi, non hanno cominciato ad inghiottire anche il commercio locale.
Da allora una progressiva riduzione del numero delle licenze (da circa duemila degli anni ruggenti si è passati a poco più di novecento) e il mancato cambio generazionale hanno segnato il paese, mettendolo di fronte ad una difficoltà oggettiva da affrontare: vincere la sfida del tempo per difendere la propria identità.
Solesino è un centro che, come tanti altri, ha subito il duro colpo della crisi economica, aggravato dall’inevitabile evoluzione degli stili di vita imposti dalla nostra società. Come per gli altri centri, anche qui sarebbe necessaria un’azione concreta di rilancio del commercio locale attraverso strategie d’azione integrate e a lungo termine. Unendo il commercio ad iniziative culturali e a manifestazioni locali, per esempio, si potrebbero creare nuove esperienze d’acquisto salvaguardando l’identità che da sempre ha contraddistinto Solesino.
Se negli altri centri le Amministrazioni e le Associazioni di categoria si stanno impegnando per applicare nuovi piani strategici per rilanciare il commercio (sfruttando anche eventi culturali e manifestazioni locali) a Solesino invece, l’Amministrazione comunale decide di aiutare il commercio locale con operazioni “taglia e cuci” nel bilancio previsionale che, di fatto, aggravano ancor più la situazione.
Fa sorridere pensare che un Sindaco, che per anni si è autoproclamato il “guardiano del commercio locale”, dalla parte dei commercianti di Solesino, abbia deciso la mossa giusta per rilanciare il commercio del paese sia la riduzione del 10% della COSAP, canone di occupazione di aree e spazi pubblici (tassa rivolta principalmente agli ambulanti del mercato domenicale).
Si potrebbe pensare che sia una scelta lodevole e se fosse stata pensata con più attenzione, sarebbe potuta essere davvero efficace per sostenere i commercianti del paese. Di fatto però, Bentani si è dimenticato che l’attuale mercato domenicale conta 96 banchi di cui soltanto circa il 25% è rappresentato da ambulanti di Solesino.
Scegliere di ridurre la COSAP ha portato, invece, a serie conseguenze sugli investimenti per le attività rivolte al rilancio del commercio. Vien da sé che, se si riduce una tassa, si prevedono minori entrate per le casse comunali: questo deficit deve essere sostenuto in qualche modo. La scelta del sindaco, con la delibera di Giunta n.22 del 21 febbraio 2019, è quindi quella di sostenere la riduzione della COSAP attraverso la riduzione di 6.100 euro dei fondi previsti per le attività commerciali e le iniziative culturali, come eventi o manifestazioni.
Praticamente un vantaggio irrisorio (più o meno 50 euro all’anno ad ambulante) per molti commercianti da fuori Solesino, a discapito però delle iniziative di promozione del paese.
Un’azione poco coerente e che aggrava ancora di più le condizioni difficili che i commercianti di Solesino devono affrontare. È evidente ormai la chiara intenzione di non scegliere la cultura come chiave d’investimento grazie alla quale individuare azioni ed opportunità nuove per sostenere il commercio locale.
Com’è possibile che un’amministrazione “attenta al commercio” prenda decisioni così drastiche e in totale contrapposizione con le buone pratiche e le strategie che in tutti gli altri paesi vengono portate avanti?
Questo è proprio il primo bilancio di previsione redatto dal nuovo Sindaco. Dopo tutti questi anni di militanza tra i banchi del mercato e nei negozi del centro ci si aspettavano certamente linee guida più costruttive.
La nostra, come sempre, è un’opposizione attenta e costruttiva, e per questo vi proponiamo alcune alternative utili per noi a rilanciare il nostro mercato, senza intaccare commercio e cultura con tagli simili.
- Consulta del commercio: costituzione di un gruppo di lavoro con il coinvolgimento dei commercianti, degli ambulanti di Solesino e delle associazioni di categoria per promuovere in sinergia il commercio locale e le iniziative promozionali del paese.
- Agevolare l'attività ambulante rivedendo la dimensione degli spazi e le distanze tra banchi.
- Progetto “Domenica a Solesino - Città del Commercio”: investire (e non tagliare!) una quota della COSAP in attività promozionale per far conoscere anche ad altri comuni la domenica a Solesino come un'esperienza integrata e di qualità (colazione, negozi, mercato, manifestazioni, pranzo).
- Promuovere la domenica a Solesino attraverso messaggi radiofonici locali, sulle riviste e acquistando spazi di affissione sugli autobus per il trasporto pubblico.
- Promuovere la creazione di un marchio di qualità del commercio di Solesino volto alla riconoscibilità e alla promozione delle attività commerciali del paese, per garantire maggiore fiducia nei potenziali clienti.
- Fare rete con gli alti Comuni e le Associazioni di Categoria così da far pressione a livello regionale per la riduzione delle domeniche di apertura della grande distribuzione. Contrastare assolutamente la nascita di nuovi centri commerciali.
- Promuovere manifestazioni non invasive per le attività commerciali, ma attrattive per famiglie e bambini, come gonfiabili, trucca-bimbi, giocoleria.
- Organizzare, almeno una domenica al mese, un servizio di babysitting per agevolare le famiglie con bambini.
- In accordo con gli ambulanti di Solesino, promuovere iniziative congiunte ambulanti-negozi inerenti scontistiche e promozioni.
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