Durante il Consiglio comunale del 2 aprile è stata presentata dall’assessore Dargenio una mozione per modificare il nome di via Sottoprà in “via Don Giovanni”, in onore del nostro compianto parroco, scomparso alcune settimane fa (per saperne di più clicca qui).
Il gruppo Solesino è da subito ha espresso un’opinione positiva sull’idea che il Comune di Solesino in qualche modo omaggiasse Don Giovanni, ma abbiamo anche ritenuto importante far notare che la soluzione scelta dall’amministrazione è frettolosa e dannosa, per tempi e modalità.
Don Giovanni è scomparso mercoledì 6 marzo dopo una lunga vita, molta parte della quale trascorsa al servizio dei cittadini di Solesino. Grazie al suo carattere forte ed alla sua grinta è sempre stato in grado di superare le difficoltà e di portare a termine i grandi progetti pensati per Solesino: la ristrutturazione negli anni ‘90 della Chiesa S. Maria Assunta, la realizzazione del centro giovanile, l’ampliamente dell’asilo fino alla concretizzazione del suo sogno, il “Villaggio anziani tra Noi”.
I dubbi del nostro gruppo, dunque, non si legano assolutamente alla mancanza di stima verso Don Giovanni, ma (a nostro avviso) alle modalità di decisione di questa amministrazione: il cambiamento di nome ad una via così importante per Solesino è una questione molto delicata.
Innanzitutto era il caso di confrontarsi prima di ogni decisione con la Parrocchia, con l'attuale parroco Don Galdino e con la Fondazione Villaggio Anziani tra Noi, cosa che non è stata fatta. Si è mancato di rispetto verso la Parrocchia e la Fondazione e non si sono valutate soluzioni alternative che potevano essere molto meno impattanti.
La variazione della denominazione di via Sottoprà, inoltre, creerà problemi e oneri ai residenti, assolutamente non coinvolti o sentiti su questa questione, con i relativi disagi legati al cambio nei documenti. Dargenio ha liquidato troppo velocemente la questione, dicendo che il Comune si farà carico di tutto e che i cittadini non avranno problemi. La verità è che non ci sono solo i documenti riferibili al Comune, ma la corrispondenza postale, l’indirizzo per i corrieri, l’intestazione delle bollette domestiche ecc. Per non parlare dei disagi che subiranno i carabinieri, la casa di riposo e le partite Iva, con la necessità di comunicare all’agenzia delle entrate il cambio di indirizzo.
Il gruppo Solesino è da subito ha espresso un’opinione positiva sull’idea che il Comune di Solesino in qualche modo omaggiasse Don Giovanni, ma abbiamo anche ritenuto importante far notare che la soluzione scelta dall’amministrazione è frettolosa e dannosa, per tempi e modalità.
Don Giovanni è scomparso mercoledì 6 marzo dopo una lunga vita, molta parte della quale trascorsa al servizio dei cittadini di Solesino. Grazie al suo carattere forte ed alla sua grinta è sempre stato in grado di superare le difficoltà e di portare a termine i grandi progetti pensati per Solesino: la ristrutturazione negli anni ‘90 della Chiesa S. Maria Assunta, la realizzazione del centro giovanile, l’ampliamente dell’asilo fino alla concretizzazione del suo sogno, il “Villaggio anziani tra Noi”.
I dubbi del nostro gruppo, dunque, non si legano assolutamente alla mancanza di stima verso Don Giovanni, ma (a nostro avviso) alle modalità di decisione di questa amministrazione: il cambiamento di nome ad una via così importante per Solesino è una questione molto delicata.
Innanzitutto era il caso di confrontarsi prima di ogni decisione con la Parrocchia, con l'attuale parroco Don Galdino e con la Fondazione Villaggio Anziani tra Noi, cosa che non è stata fatta. Si è mancato di rispetto verso la Parrocchia e la Fondazione e non si sono valutate soluzioni alternative che potevano essere molto meno impattanti.
La variazione della denominazione di via Sottoprà, inoltre, creerà problemi e oneri ai residenti, assolutamente non coinvolti o sentiti su questa questione, con i relativi disagi legati al cambio nei documenti. Dargenio ha liquidato troppo velocemente la questione, dicendo che il Comune si farà carico di tutto e che i cittadini non avranno problemi. La verità è che non ci sono solo i documenti riferibili al Comune, ma la corrispondenza postale, l’indirizzo per i corrieri, l’intestazione delle bollette domestiche ecc. Per non parlare dei disagi che subiranno i carabinieri, la casa di riposo e le partite Iva, con la necessità di comunicare all’agenzia delle entrate il cambio di indirizzo.
Ancora, il toponimo “Sottoprà” fa parte della storia e della cultura di Solesino: è un'espressione dialettale tipica della nostra terra e quella strada con il suo nome è citata da secoli nelle mappe di Solesino. Liquidare la cosa, come ha fatto Dargenio, dicendo che è solo una “semplice espressione dialettale” è sinonimo di mancanza di sensibilità verso il nostro paese, ancor più grave se espressa da una persona che nemmeno è residente a Solesino.
Infine, ci si chiede perché questa volontà di anticipare così tanto i tempi previsti dall'iter legislativo che prevede di attendere almeno dieci anni per l’intitolazione di una via (differente, invece, è il caso delle piazze).
A fronte di tutte queste problematiche e con la volontà di ricordare comunque Don Giovanni senza arrecare danno ai cittadini o perdere un toponimo storico del nostro paese, il nostro gruppo ha proposto delle possibili alternative:
Nelle ore seguenti alla decisione, l’assessore Dargenio ha postato nei gruppi social cittadini la sua “impresa”, venendo però sommerso (come prevedibile) da commenti non favorevoli. Il nostro stesso consigliere viene contattato da diversi cittadini molto preoccupati per la decisione, e soprattutto contrari a perdere la storicità del nome via Sottoprà.
Nemmeno di fronte all'evidenza, però, Dargenio fa un passo indietro e, anzi, da solo contro tutti impone una sua volontà, con un gesto fatto forse più per dar sfoggio al proprio ego che per rendere davvero omaggio a don Giovanni.
Noi abbiamo comunque presentato le nostre soluzioni alternative, sempre nella convinzione che sia giusto mantenere viva la memoria verso un Parroco che tanto ha fatto per Solesino. E da subito ci siamo posti accanto ai cittadini di via Sottoprà, pronti ad ogni azione necessaria nell’interesse della via e del paese tutto.
Infine, ci si chiede perché questa volontà di anticipare così tanto i tempi previsti dall'iter legislativo che prevede di attendere almeno dieci anni per l’intitolazione di una via (differente, invece, è il caso delle piazze).
A fronte di tutte queste problematiche e con la volontà di ricordare comunque Don Giovanni senza arrecare danno ai cittadini o perdere un toponimo storico del nostro paese, il nostro gruppo ha proposto delle possibili alternative:
- confrontarsi con la Parrocchia per nominare in onore di Don Giovanni uno dei due edifici da lui costruiti: la nuova casa di riposo di Solesino oppure il Centro giovanile;
- intitolare a Don Giovanni il piazzale Dalla Vecchia vicino alla Chiesa e al cimitero, molto utilizzato dalla nostra comunità;
- intitolare a Don Giovanni una via di nuova istituzione nel prossimo futuro;
Nelle ore seguenti alla decisione, l’assessore Dargenio ha postato nei gruppi social cittadini la sua “impresa”, venendo però sommerso (come prevedibile) da commenti non favorevoli. Il nostro stesso consigliere viene contattato da diversi cittadini molto preoccupati per la decisione, e soprattutto contrari a perdere la storicità del nome via Sottoprà.
Nemmeno di fronte all'evidenza, però, Dargenio fa un passo indietro e, anzi, da solo contro tutti impone una sua volontà, con un gesto fatto forse più per dar sfoggio al proprio ego che per rendere davvero omaggio a don Giovanni.
Noi abbiamo comunque presentato le nostre soluzioni alternative, sempre nella convinzione che sia giusto mantenere viva la memoria verso un Parroco che tanto ha fatto per Solesino. E da subito ci siamo posti accanto ai cittadini di via Sottoprà, pronti ad ogni azione necessaria nell’interesse della via e del paese tutto.
Ecco alcuni commenti dei cittadini in merito al cambiamento deciso dall'assessore:
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