12 agosto 2019

Le dichiarazioni di Bentani fanno solo male a Solesino

Ciò che sta succedendo a Solesino in queste settimane è di una gravità assoluta e ovviamente la cosa ha trovato anche una certa visibilità nazionale arrecando ancor più danno all’immagine del nostro comune. Per questa ragione riteniamo doverosa una nostra presa di posizione come gruppo di opposizione locale con alcune giuste puntualizzazioni.

Partiamo con la proclamazione del lutto cittadino per ricordare il Brigadiere Mario Cerciello Rega e le gravissime affermazioni del sindaco Bentani durante il suo discorso. Innanzitutto ci chiediamo che senso abbia avuto proclamare il lutto cittadino senza la contestuale ordinanza di chiusura delle attività commerciali come sempre accade in questi casi e perché farlo proprio di domenica, giorno di massimo afflusso di persone a Solesino per il tradizionale mercato. A nostro avviso è perché al sindaco serviva un “pubblico” per il suo discorso per tentare di strizzare l’occhio ai vertici della Lega (partito al quale ha chiesto l’adesione) per un interesse politico. Bella coerenza tra l’altro: facile salire sul carro vincente alla vigilia di appuntamenti elettorali regionali e nazionali che tante “soddisfazioni” potrebbero dare a Bentani.

Celebrare o meglio, ricordare un servitore dello stato caduto nel compimento del proprio lavoro dovrebbe essere un sentimento che unisce tutti e non l'ennesima occasione di propaganda per un politico attento solo alla propria immagine. Dovrebbe essere un momento di riflessione, non di odio, non di divisione, non di promozione personale. Un uomo delle istituzioni, un sindaco, che usa frasi come "marcire in carcere", "vergogna per la sinistra", "pene severissime" non unisce la sua comunità, parla al suo elettorato, aizza l'odio per il proprio consenso, dà in pasto alle persone un nemico da odiare, non è interessato al bene superiore, ma anzi trae vantaggio dalle disgrazie e dai problemi sociali.


Non si tratta di stare di qui o di là: si può ricordare un carabiniere ucciso per difendere il nostro paese, stringersi attorno alla sua famiglia e all'arma dei carabinieri per le giuste condoglianze, ma allo stesso tempo avere rispetto delle leggi italiane e dei giudici che sono chiamati a farle rispettare. Non c'è bisogno di invocare pene severissime, le pene ci sono e devono essere stabilite a priori senza i condizionamenti dei singoli casi. E’ giusto difendere lo stato di diritto che prevede tutele anche per il peggiore criminale e contrastare la tortura in ogni forma psicologica o fisica. Crediamo questo sia un punto di vista serio e condivisibile e invece a mezzo facebook Bentani risponde: “Semplicemente, anche a Solesino, qualcuno ha scelto di stare dalla parte dei delinquenti e di un assassino …”

All’indomani del discorso del sindaco a livello nazionale scoppia il caso, ma non contenti Bentani e il suo vice Dargenio rincarano la dose con l’annuncio di aver deciso di equipaggiare gli agenti della polizia locale con due giubbotti antiproiettile e una Glock mod. 9X21, una pistola “travestita” da mitragliatrice che però a differenza dell’arma di ordinanza va portata sempre al collo e non nella fondina. Una spesa di circa 5 mila euro giustificata secondo i due amministratori da una "lunga" lista di episodi violenti accaduti in paese (3 dal 2015 ad oggi) e stiamo parlando di rapine, non delitti o stupri, ecc.

Ripartono le critiche e Dargenio, assessore alla sicurezza, invece di condividere con i cittadini dati ed evidenze che avrebbero dovute essere considerate per stabilire la necessità di un intervento di questo tipo, non trova di meglio che invitare gli interlocutori a “candidarsi alle prossime elezioni” e ad “evitare di fare inutili polemiche”.
Ormai però la notizia ha tiratura nazionale e a Solesino arrivano giornalisti della stampa e della televisione. Bentani e il comandante della Polizia Locale Basso rincarano la tensione del momento parlando di provvedimenti necessari a fronte di una presenza di extracomunitari pericolosa connessa a casi di criminalità che a loro avviso colpirebbero Solesino. Per dare ancora più visibilità al servizio giornalistico, addirittura, su una delle emittenti, viene mostrata una rissa tra stranieri facendo passare il messaggio che queste cose accadano a Solesino. Peccato però che quella rissa tra immigrati si sia svolta giorni fa a Padova. Insomma un messaggio subliminale che infanga gravemente ancora una volta l'immagine di Solesino Vedi la notizia.
Ci chiediamo, se il provvedimento serviva per salvaguardare gli agenti durante la loro attività che è servito dare in pasto ai giornali la cosa? Ora gli agenti sono più sicuri o forse anche qui è l’immagine del “sindaco sceriffo” ad averne beneficiato?

Ma non è ancora abbastanza: il sindaco si lancia nella presentazione di un faraonico progetto di videosorveglianza che dovrebbe portare a Solesino l’istallazione di oltre 100 telecamere (una ogni 50 abitanti) che farebbe del nostro paese (7 mila abitanti circa) il paese più videosorvegliato d’Italia. Il tutto alla “modica” cifra di 4 milioni di euro (praticamente due terzi del bilancio comunale annuale). Ovviamente nulla sulle tempistiche, sulle modalità attuative del progetto, sulle risorse necessarie, zero informazioni ai cittadini, ma solo l’ennesimo slogan elettorale. Ma fingiamo anche che questi fondi ci siano (senza, speriamo, indebitare il Comune per varie generazioni se possibile) ci chiediamo, non sarebbe più opportuno utilizzare questa enorme cifra per mettere in sicurezza il paese dai rischi idrogeologici che annualmente colpiscono Solesino con allagamenti di strade e case? Lo diciamo perché è quello che Bentani è andato dicendo per cinque anni quando era consigliere di minoranza raccogliendo addirittura firme dalle famiglie quando ancora erano in corso i lavori di messa in sicurezza delle abitazioni in occasione dell’alluvione del 2014.  

TG e testate nazionali in questi giorni parlano di Solesino facendosene beffa, quando va bene, e nel peggiore dei casi come di un paese assediato dalla criminalità. Questa l'immagine che diamo come paese a livello nazionale alla vigilia della tradizionale Sagra dell'Assunta. Bel passo avanti su quel progetto di diventare polo commerciale per il territorio.
Un paese insicuro, spaventato, triste, assolutamente non accogliente e ci chiediamo a chi serve tutta questa pubblicità: ai commercianti? ai negozi del paese? ai nostri concittadini? o più probabilmente a degli amministratori alla ricerca di visibilità alla vigilia del loro "trasferimento" politico alla Lega?

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