Partiamo con la proclamazione del lutto
cittadino per ricordare il Brigadiere Mario Cerciello Rega e le gravissime
affermazioni del sindaco Bentani durante il suo discorso. Innanzitutto ci
chiediamo che senso abbia avuto proclamare il lutto cittadino senza la
contestuale ordinanza di chiusura delle attività commerciali come sempre accade
in questi casi e perché farlo proprio di domenica, giorno di massimo afflusso
di persone a Solesino per il tradizionale mercato. A nostro avviso è perché al
sindaco serviva un “pubblico” per il
suo discorso per tentare di strizzare l’occhio ai vertici della Lega (partito
al quale ha chiesto l’adesione) per un interesse politico. Bella coerenza tra l’altro: facile salire sul carro vincente alla
vigilia di appuntamenti elettorali regionali e nazionali che tante “soddisfazioni”
potrebbero dare a Bentani.
Celebrare o meglio, ricordare un servitore dello stato caduto nel compimento
del proprio lavoro dovrebbe essere un sentimento che unisce tutti e non l'ennesima occasione di propaganda per un
politico attento solo alla propria immagine. Dovrebbe essere un momento di riflessione, non di odio, non di
divisione, non di promozione personale. Un uomo delle istituzioni, un sindaco,
che usa frasi come "marcire in carcere", "vergogna per la
sinistra", "pene severissime" non unisce la sua comunità, parla
al suo elettorato, aizza l'odio per il proprio consenso, dà in pasto alle persone
un nemico da odiare, non è interessato al bene superiore, ma anzi trae
vantaggio dalle disgrazie e dai problemi sociali.
Non si tratta di stare di qui o di là: si può ricordare un carabiniere
ucciso per difendere il nostro paese, stringersi attorno alla sua famiglia e
all'arma dei carabinieri per le giuste condoglianze, ma allo stesso tempo avere
rispetto delle leggi italiane e dei
giudici che sono chiamati a farle rispettare. Non c'è bisogno di invocare pene
severissime, le pene ci sono e devono essere stabilite a priori senza i
condizionamenti dei singoli casi. E’ giusto difendere lo stato di diritto che prevede tutele anche per il peggiore criminale
e contrastare la tortura in ogni forma psicologica o fisica. Crediamo questo
sia un punto di vista serio e condivisibile e invece a mezzo facebook Bentani
risponde: “Semplicemente, anche a Solesino, qualcuno ha scelto di stare dalla
parte dei delinquenti e di un assassino …”
All’indomani del discorso del sindaco a livello nazionale scoppia il caso,
ma non contenti Bentani e il suo vice Dargenio rincarano la dose con l’annuncio
di aver deciso di equipaggiare gli agenti
della polizia locale con due giubbotti antiproiettile e una Glock mod.
9X21, una pistola “travestita” da mitragliatrice
che però a differenza dell’arma di ordinanza va portata sempre al collo e non
nella fondina. Una spesa di circa 5 mila
euro giustificata secondo i due amministratori da una "lunga"
lista di episodi violenti accaduti in paese (3 dal 2015 ad oggi) e stiamo
parlando di rapine, non delitti o stupri, ecc.
Ripartono le critiche e Dargenio, assessore alla sicurezza, invece di
condividere con i cittadini dati ed evidenze che avrebbero dovute essere
considerate per stabilire la necessità di un intervento di questo tipo, non
trova di meglio che invitare gli interlocutori a “candidarsi alle prossime
elezioni” e ad “evitare di fare inutili polemiche”.
Ormai però la notizia ha tiratura nazionale e a Solesino arrivano giornalisti della stampa e della
televisione. Bentani e il comandante della Polizia Locale Basso rincarano
la tensione del momento parlando di provvedimenti necessari a fronte di una
presenza di extracomunitari pericolosa connessa a casi di criminalità che a
loro avviso colpirebbero Solesino. Per dare ancora più visibilità al servizio
giornalistico, addirittura, su una delle emittenti, viene mostrata una rissa tra stranieri facendo passare il
messaggio che queste cose accadano a Solesino. Peccato però che quella rissa
tra immigrati si sia svolta giorni fa a Padova. Insomma un messaggio
subliminale che infanga gravemente ancora una volta l'immagine di Solesino Vedi la notizia.
Ci chiediamo, se il provvedimento serviva per salvaguardare gli agenti
durante la loro attività che è servito dare in pasto ai giornali la cosa? Ora
gli agenti sono più sicuri o forse
anche qui è l’immagine del “sindaco sceriffo” ad averne beneficiato?
Ma non è ancora abbastanza: il sindaco si lancia nella presentazione di un
faraonico progetto di videosorveglianza che
dovrebbe portare a Solesino l’istallazione di oltre 100 telecamere (una ogni 50
abitanti) che farebbe del nostro paese (7 mila abitanti circa) il paese più
videosorvegliato d’Italia. Il tutto alla “modica” cifra di 4 milioni di euro (praticamente due terzi del bilancio comunale
annuale). Ovviamente nulla sulle tempistiche, sulle modalità attuative del
progetto, sulle risorse necessarie, zero informazioni ai cittadini, ma solo
l’ennesimo slogan elettorale. Ma fingiamo anche che questi fondi ci siano (senza,
speriamo, indebitare il Comune per varie generazioni se possibile) ci
chiediamo, non sarebbe più opportuno utilizzare questa enorme cifra per mettere
in sicurezza il paese dai rischi idrogeologici che annualmente colpiscono
Solesino con allagamenti di strade e case? Lo diciamo perché è quello che
Bentani è andato dicendo per cinque anni quando era consigliere di minoranza
raccogliendo addirittura firme dalle famiglie quando ancora erano in corso i
lavori di messa in sicurezza delle abitazioni in occasione dell’alluvione del
2014.
TG e testate nazionali in questi giorni parlano di Solesino facendosene beffa, quando va bene, e nel peggiore
dei casi come di un paese assediato
dalla criminalità. Questa l'immagine che diamo come paese a livello
nazionale alla vigilia della tradizionale Sagra dell'Assunta. Bel passo avanti
su quel progetto di diventare polo commerciale per il territorio.
Un paese insicuro, spaventato, triste, assolutamente non accogliente e ci
chiediamo a chi serve tutta questa
pubblicità: ai commercianti? ai negozi del paese? ai nostri concittadini? o
più probabilmente a degli amministratori alla ricerca di visibilità alla
vigilia del loro "trasferimento" politico alla Lega?
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