Il nuovo giornalino comunale si intitola Tabloid, periodico di informazione per Solesino ed Arteselle: ventiquattro facciate di interviste all'amministrazione comunale, articoli su tematiche locali e pubblicità. Un giornalino pieno di propaganda, tanto fumo, tante promesse, ma nessuna informazione concreta supportata da documentazione. E soprattutto, si sono preferite pagine di pubblicità piuttosto che dare l’opportunità alle minoranze di scrivervi.
Chi è davvero l’antidemocratico ora? Chi
ha messo il bavaglio alle opposizioni? L’amministrazione teme così tanto chi
può informare i cittadini su ciò che sta facendo davvero? O forse vuole sapere
in anticipo cosa scriverà l’opposizione così da poter replicare senza
contradditorio sul giornalino?
Dopo le prime uscite del tabloid, alcuni degli sponsor avevano chiesto ai referenti
della testata che pubblica il giornalino, il motivo per cui non comparisse
nulla scritto dalle opposizioni. La risposta fu che le minoranze non avevano mai chiesto di avere un proprio spazio.
Cosa assolutamente non vera perché fu chiesta addirittura in Consiglio comunale
tale possibilità.
Il tutto è doppiamente ridicolo se consideriamo che nel Consiglio comunale
del 29 novembre 2018 l’assessore Dargenio affermava: “Le minoranze saranno
comunque invitate a far pervenire la loro voce”.
Nel Tabloid sono presenti anche vari sponsor,
che vogliamo ben sperare siano stati informati sui reali contenuti del
periodico e sulla censura compiuta ai danni delle opposizioni. Il giornalino
è pagato dalle aziende di Solesino, e proprio per questo crediamo che dovrebbe
essere realizzato tenendo conto di tutte le sensibilità del paese.
Libertà di informazione significa
permettere ai cittadini di sapere ciò che realmente accade nel paese, consentendo loro di
conoscere i vari punti di vista e non di una sola parte.
L’azione politica amministrativa si
dovrebbe ispirare ai principi di democrazia e trasparenza, non unicamente a parole.
C’è da sorridere (metaforicamente) ripensando
a quando, nel primo giornalino uscito, il sindaco affermò che “aveva cercato il dialogo con le minoranze …”.
Piano piano la verità esce, ovvero Bentani non ha mai cercato il dialogo, ma
solo offese e denigrazioni (i verbali dei Consigli comunali lo provano!) e allora
meglio non far scrivere nulla …
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