Come preannunciato nel Consiglio comunale del 13 agosto scorso, il nostro gruppo consiliare ha ritenuto di approfondire la questione che sta portando alla decadenza del consigliere di minoranza Bardozzo.
Abbiamo provveduto a consultare il protocollo informatico del Comune e a presentare regolare accesso agli atti alla Procura di Rovigo. Siamo quindi entrati in possesso di ulteriore documentazione sui fatti in questione, che nei prossimi giorni sarà oggetto da parte nostra di approfondita analisi in vista del prossimo Consiglio comunale che destituirà definitivamente Bardozzo dalla carica di consigliere comunale.
Da una prima analisi però sono già emersi elementi davvero rilevanti:
1. la questione prende avvio da una denuncia del 13 giugno 2019 presentata alla Guardia di Finanza di Padova da un individuo che si firma Giuseppe Moro, residente a Rovigo in via Tintoretto n.21. Dalle indagini delle varie forze di polizia che sono intervenute emerge che l’unico Giuseppe Moro censito a Rovigo è deceduto l’11 giugno 1994. Inoltre, l’indirizzo indicato nella denuncia risulta inesistente;
2. nella denuncia suddetta, redatta quindi da persona deceduta, vengono citati con estrema precisione tutti gli impegni di spesa del Comune di Solesino relativi a lavori svolti dall’attuale consigliere Bardozzo dal maggio 2009 a tutto il 2012, ma si afferma anche che tali prestazioni del Bardozzo sono iniziati già dal 1995. Appare curioso che una persona (che non esiste!) sia in possesso di informazioni tecniche e dati contabili così precisi che, per definizione, sono solitamente trattati dall’Ufficio Ragioneria del Comune;
3. altro elemento degno di nota che emerge dalla documentazione è che i Carabinieri, la Procura e la Guardia di Finanza hanno dato corso al procedimento giungendo all'archiviazione e quindi nessun procedimento penale è in corso ora verso Bardozzo.
L’unico procedimento attualmente in corso nei confronti di Bardozzo è quello civile, prontamente promosso dal Sindaco Bentani al fine di richiedere la restituzione delle somme percepite al tempo dal Comune di Solesino per lavori comunque regolarmente svolti. Proprio su questa denuncia si è istaurata la lite pendente che sta portando alla decadenza di Bardozzo. Attenzione però, questa denuncia avanzata da Bentani ricalca esattamente il contenuto di quella presentata dal defunto Moro.
Perché il Comune non ha verificato la fondatezza della denuncia del sedicente Moro prima di agire con un’ulteriore causa contro Bardozzo, sapendo che questo avrebbe potuto portare alla decadenza dello stesso consigliere?
Ci sono poi gli aspetti strettamente economici relativi alla vicenda:
1.
per questo procedimento il Comune di Solesino ha
già sostenuto spese legali per 6.658,86
euro, al fine di richiedere la
restituzione di 6.936,31 euro;
2. nella delibera n.23 portata in Consiglio si citano solo i capitoli di spesa per gli incarichi affidati a Bardozzo negli anni dal 2011 al 2013. Perché nella causa civile vengono omessi quelli dal 2009 al 2010 citati da Moro?
3. sempre nella stessa delibera si afferma che “il consigliere Sig. B.S. riscontrava la suddetta diffida … confermando l’incompatibilità dell’incarico ricevuto …”. Niente di più falso, ora la suddetta nota è disponibile e in essa appare evidente che mai Bardozzo afferma di condividere l’incompatibilità.
Per concludere, il 15 giugno
2009, giorno di insediamento come consigliere comunale di Bardozzo,
l’allora Segretario comunale a Solesino era il dott. Dargenio Antonio, che ora fa parte dello “staff “ personale del Sindaco Bentani.
Ci chiediamo come mai nel 2009 quel Segretario non mise in evidenza al
Sindaco Barin che c’erano le condizioni per una possibile incompatibilità del
consigliere Bardozzo (ricordiamo che gli incarichi a Bardozzo furono firmati
anche nel maggio del 2009, in piena campagna elettorale), problematica che
invece ha sicuramente puntualizzato nell’attuale situazione, assumendo quindi
un atteggiamento del tutto difforme rispetto al passato, a parità di
condizioni.
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