Giovedì
15 ottobre alle ore 19.00
si è svolto il Consiglio comunale presso la Sala Consiliare.
Primo consiglio dopo la decadenza del consigliere Bardozzo,
quindi tra i banchi dell’opposizione un consigliere in meno in attesa della surroga.
Al consiglio è presente un
Segretario comunale “a scavalco”.
Dopo oltre sei mesi, infatti, la maggioranza non è ancora riuscita a trovare un nuovo segretario. Forse ormai
gira voce “dell’originalità” di questa amministrazione. Il “nuovo” segretario si è trovato nel mezzo
di regolamenti interpretati dalla
maggioranza a seconda di come gli fa più
comodo.
Anche in questa seduta un’enormità
di errori riguardanti i verbali della seduta precedente e la
documentazione da votare poi in Consiglio, mancante
o distorta.
Da questo consiglio l’ex Assessore
Levis ha iniziato a sedersi tra i banchi
delle opposizioni con il gruppomisto. Tra lei ed il duo Dargenio –
Bentani emergono accuse reciproche,
a volte al limite dell’educazione. Un’uscita alquanto discutibile e volgare a “luci rosse” di Bentani su frasi
riportate della Levis scatenerà una bagarre
a fine consiglio tra l’assessore Baldon e appunto la Levis.
Allucinante il comportamento del Presidente del consiglio che continua a
dimostrare palesemente ad ogni consiglio la sua totale incapacità a svolgere questo importantissimo ruolo. Ciò che più
infastidisce però è la faziosità nei
comportamenti e le assurde
giustificazioni invece di ammettere semplicemente gli errori commessi.
Dichiarazioni pre consiglio
Ferro chiede al Presidente del Consiglio come mai non sia stato convocato il consigliere che entrerà in consiglio al posto di Bardozzo. Gli viene risposto che dopo un confronto con il segretario, la maggioranza ha deciso che durante il consiglio si procederà solo con la surroga e poi, dopo 10 giorni, potrà entrare in consiglio ufficialmente.
Il nostro consigliere Fusaro fa notare che se questa fosse davvero la procedura, si correrebbe il rischio di restare per una decina di consigli con un consigliere di minoranza in meno, nel caso ogni successivo consigliere non eletto non accettasse l’incarico. Sempre Fusaro ricorda al Presidente che all’epoca della surroga con la quale è entrato in maggioranza il consigliere Sebastiani al posto dell’ex presidente Perini, il nuovo consigliere fu da subito inserito in consiglio. Quindi due pesi e due misure a seconda di come è più vantaggioso per la maggioranza.
Il presidente del consiglio, totalmente impreparato riguardo la questione, si affida al segretario dimenticando completamente il caso Sebastiani. Ne esce, quindi, una brutta figura e l’ennesima dimostrazione di poca attenzione per le dinamiche del consiglio.
Il consigliere Levis, a seguito della revoca delle sue deleghe dopo il voto contrario, e quindi non in linea con il volere del duo Dargenio – Bentani per la decadenza di Bardozzo, dichiara di entrare a far parte del gruppo misto e passa ufficialmente a sedere tra i banchi delle opposizioni. Il sindaco l’accusa di non aver mai fatto nulla e di non aver mai lavorato per portare avanti le sue deleghe ed anzi, l’accusa di tradimento e le rinfaccia che le preferenze prese nel 2018 fossero solo merito suo. Dall’intervento del sindaco e dalla replica dell’ex assessore si capisce chiaramente che la maggioranza è attraversata da tensioni, rivendicazioni e sgarri e questo della Levis è solo una delle prime crepe.
In seguito, il nostro consigliere Fusaro dichiara che è sua intenzione rispondere alle domande poste nell’interrogazione presentata dal vicesindaco Dargenio ma vuole chiedere dei chiarimenti al segretario. Prontamente il presidente del consiglio tenta di togliergli la parola. Sfortunatamente per lui non ha motivazioni valide per farlo.
Procediamo quindi a chiedere se tale interrogazione è presentata solamente dal vicesindaco oppure a nome di tutta la maggioranza. Dargenio risponde che è presentata solo da lui e per tutelare l’ente. Noi esprimiamo grossi dubbi visto il tenore dell’interrogazione e il tentativo dell’amministrazione di limitare l’accesso agli atti del nostro gruppo sul caso Bardozzo attraverso il comandante della Polizia locale Basso.
Il Sindaco prende la parola per chiedere al consigliere Garavello Maria Cristina se, essendo presente in sala, vuole sedere nei banchi delle minoranze. Lei però rifiuta in quanto non le è pervenuta nessuna convocazione ufficiale. Sorge spontanea una domanda: ma se presidente e segretario avevano spiegato una procedura ben diversa, il sindaco può fare quello che gli pare e contravvenire al presidente? Qual è l’autonomia quindi di Trevisan come presidente del consiglio?
Approvazione verbali della seduta precedente (29 settembre 2020)
Nel bel mezzo della discussione precedente, il Presidente del Consiglio mette ai voti il primo punto all’ordine del giorno senza nemmeno dichiarare aperta la discussione del punto. Ovviamente sia Fusaro che Ferro protestano perché impossibilitati ad esporre i loro interventi come minoranze. Nei primi istanti il Presidente sembra non voler lasciare intervenire i consiglieri, ma poi si rende conto dell’assurdità della sua posizione e si vede quindi costretto a ripartire nuovamente con la presentazione del punto.
Il nostro consigliere Fusaro procede con la richiesta di alcuni chiarimenti per il verbale di consiglio n.26: chiede quindi se la maggioranza conferma che il dott. Antonio Dargenio è davvero andato in pensione il primo gennaio 2009 e non il primo dicembre 2009?
Fa notare poi che mancano alcune dichiarazioni importanti di Dargenio. Legge quindi le dichiarazioni trascritte in modo letterale per avere conferma da parte del vicesindaco di averle effettivamente pronunciate. Come sempre Dargenio però nega l’evidenza e rinnega spudoratamente quanto detto.
Per il verbale n.27, Fusaro fa presente che ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta scritta alle nostre domande poste in merito alle variazioni di bilancio, oggetto del secondo punto dello scorso consiglio. Chiede poi come mai tra gli allegati presenti a verbale compaia un documento non inviato ai consiglieri la scorsa volta in merito alla variazione di bilancio. Praticamente si sta chiedendo ai consiglieri di votare un verbale differente rispetto alla delibera votata in consiglio.
Il presidente, come sempre, invece di scusarsi per il fatto a dir poco grave, si rifugia nell’ennesima “Le daremo risposta scritta…. e confermo che non so darle risposta”.
Per il verbale n.28, Fusaro evidenzia che anche qui il verbale è stato di molto ridimensionato rispetto ai veri fatti accaduti il 29 settembre. Precisa che la pausa richiesta dal presidente durante quella seduta è durata ben più di cinque minuti come indicato, ma soprattutto manca completamente la spiegazione del motivo per cui il Presidente ha ritenuto di sospendere il consiglio. Infine, afferma che alcune espressioni gravemente ingiuriose contro le minoranze espresse dalla coppia Dargenio – Bentani, come ad esempio di avere agganci in procura, di essere coloro che hanno scritto la nota del morto Moro, di avere usato espressioni mafiose, ecc., sarebbe stato doveroso inserirle nel verbale.
Il presidente del consiglio decide di non rispondere più alle domande e mette ai voti il punto.
Voto: favorevoli 6 (assente Baldon e Sebastiani), contrari 3 (Fusaro, Levis e Ferro), Astenuti 1 (Vanzetto)
Surroga del consigliere comunale Bardozzo
È necessario procedere alla surroga del consigliere Bardozzo a seguito della sua decadenza votata dalla maggioranza. Il primo consigliere dei non eletti è Garavello Maria Cristina alla quale verrà chiesto di accettare o meno la carica.
Il nostro consigliere Fusaro fa nuovamente presente che questa maggioranza si comporta in maniera poco coerente a seconda di come gli fa più comodo, vedi la surroga del consigliere Sebastiani avvenuta con procedimento completamente diverso.
Quindi la maggioranza disconosce quanto detto all’inizio del consiglio e afferma che il nuovo consigliere può prendere posto se lo ritiene. La sig.ra Garavello rifiuta nuovamente in modo corretto, a nostro avviso, per come è stata gestita tutta la procedura.
Voto: favorevoli all’unanimità dei presenti (assenti Baldon e Sebastiani)
Interrogazione del vicesindaco Dargenio al consigliere Fusaro
Ferro riprende quanto detto all’inizio del consiglio da Fusaro ed afferma che come da regolamento in atto a Solesino, dal momento del protocollo di un’interrogazione al giorno del consiglio devono trascorrere almeno 10 giorni. Ferro quindi si oppone che venga discusso il punto se non viene cambiato in modo definitivo il regolamento, cancellando il limite dei giorni necessari per presentare un’interrogazione. In questo caso, infatti, sono passati solo 8 giorni. Ma dato che a presentare l’interrogazione è Dargenio e non un consigliere di minoranza, per il presidente va bene lo stesso e questa è stata inserita tranquillamente nell’o.d.g.
Il segretario si lancia in una vera e propria lezione accademica sul significato della congiunzione “e” presente nell’articolo del regolamento di funzionamento del consiglio comunale che tratta appunto la presentazione delle interrogazioni. Sostiene quindi che il limite dei dieci giorni non è effettivamente vincolante per cui l’interrogazione è stata correttamente inserita nel consiglio odierno.
Peccato per lui però che sempre questa maggioranza in ben due casi rifiutò di inserire nell’o.d.g. del consiglio seguente due interrogazioni presentate dal nostro gruppo proprio con la motivazione che non erano trascorsi i 10 giorni previsti dal regolamento. Come sempre, quindi, due pesi e due misure.
Fusaro ancora una volta si dichiara disponibile a discutere l’interrogazione non avendo nulla da nascondere sulle sue azioni. Afferma, quindi, che è sufficiente che il presidente ammetta l’ennesimo errore e si proceda con la discussione.
Intanto l’assessore Mattiazzo esce per “problemi personali”, così almeno afferma. Ritornerà poi a cinque minuti dalla fine del consiglio insieme all’assessore Baldon furiosa con il consigliere Levis per la frase riportata da Bentani durante le prime fasi del consiglio.
Il consigliere Vanzetto interviene per dichiarare che secondo lui il punto è discutibile e che forse sarebbe il caso di mettere chiarezza. Fa presente alla maggioranza che deve essere usata e mantenuta la stessa prassi sia che i consiglieri siano di maggioranza che di minoranza.
Dargenio accusa le minoranze di fare sempre e solo ostruzionismo in consiglio comunale. Dimentica come sempre che il rispetto delle regole sta alla base della democrazia.
Bentani chiede al presidente del consiglio di ritirare l’interrogazione del vicesindaco, il quale si giustifica per tale atto dando colpa alla confusione venutasi a creare. Dargenio, quindi, ritira l’interrogazione e il consiglio comunale termina alle 21.15.
A fine seduta l’assessore Baldon chiede la parola e si scaglia contro la Levis intimandole di non permettersi mai più di dire frasi come quella riportata dal sindaco su di lei e membri della Pro Loco di Solesino. La Levis nega di aver mai detto certe cose e riversa la responsabilità su Bentani. Visto l’andamento di questi anni di questa maggioranza, c’è da aspettarsi l’arrivo di nuove denunce e chissà che altro.
Nessun commento:
Posta un commento