Martedì 29
settembre
alle ore 21.30 si è svolto il Consiglio
comunale presso la Sala Consiliare di Solesino.
Il segretario comunale ormai non sa più come giustificare certi errori e
dimenticanze e, dal canto suo, anche il Presidente del consiglio continua a
dimostrare palesemente la sua totale
incapacità e faziosità nello svolgere questo importantissimo ruolo.
Professionalità
e trasparenza, due termini che l’amministrazione
Dargenio-Bentani conosce poco.
A seguito
della pubblicazione del CV del sindaco
(quasi due anni e mezzo dopo il suo insediamento), il nostro consigliere Fusaro
ha fatto notare delle anomalie nella sua
compilazione e ha chiesto al segretario se il CV sia conforme alle
normative; a leggersi, il CV del sindaco sembra una presa in giro visto che mancano alcune importanti informazioni, in particolare nell’ambito dell’istruzione
e formazione. Ad esempio non ci sono gli anni
di studi, gli Istituti
frequentati e sembra abbastanza discutile la dicitura “Laurea di primo livello
… - conseguita presso Università privata
in Svizzera”.
Abbiamo
chiesto all’amministrazione di discutere il terzo punto riguardante la decadenza del consigliere Bardozzo alla presenza del numeroso pubblico presente, ma il presidente del consiglioha voluto che fosse a porte chiuse escludendo quindi i cittadini dalla discussione. Alla faccia della trasparenza.
Approvazione verbale della seduta precedente (7 settembre 2020)
Il consigliere Ferro fa presente al Segretario Comunale e al Presidente del Consiglio che nella redazione dei verbali della seduta precedente mancano interventi e domande fatte dallo stesso Ferro alla maggioranza. Sottolinea che il punto era stato trattato in seduta pubblica e quindi l’omissione dal verbale di certe parti è un fatto gravissimo. Perciò informerà il Prefetto di queste irregolarità.
Il segretario comunale prova a giustificarsi sbandierando il tema privacy, ma gli viene ricordato che la seduta era pubblica e che quindi ogni punto ivi discusso doveva essere inserito nel verbale. Così facendo sembra che il segretario voglia dirci che per il pubblico presente in sala il consiglio era pubblico e per chi non c’era, il consiglio era segreto. Un’assurdità.
Fusaro fa presente che nel verbale in oggetto viene riportata una data errata circa il pensionamento dell’allora segretario Antonio Dargenio. Chiediamo, quindi, la correzione del verbale. Orfeo Dargenio allora chiede al sindaco di leggere una dichiarazione da parte del dott. Antonio Dargenio. Quest’ultimo accusa il nostro gruppo di diffondere notizie false e diffamatorie nei suoi confronti. Durante la lettura il sindaco non perde occasione di condirla con le sue ormai ovvie e scontate affermazioni riguardo il lavoro del nostro gruppo. Infine, ci accusa di essere i carnefici del teso clima politico sociale del paese. Bentani continua proclamando che le accuse mosse verso di lui dal nostro gruppo sono perfino a stampo mafioso. Un’accusa gravissima. Chiediamo al segretario che verbalizzi quanto detto dal sindaco.
Fusaro fa notare che in questa dichiarazione il dott. Dargenio Antonio accusa pesantemente il consigliere Bardozzo, in quanto afferma che gli incarichi oggetto della decadenza odierna sono illegali. Chiediamo se il dott. Dargenio ora è anche un giudice oltre che un ex segretario per poter affermare quanto detto. Da queste dichiarazioni pare, infatti, che il dott. Dargenio si sia elevato a giudice supremo. Infine Fusaro smonta la nota del dott. Antonio Dargenio richiamando il verbale del precedente consiglio nel quale lo stesso non aveva detto nient’altro se non che il dott. Dargenio era in servizio nel giugno del 2009 a differenza di quanto sosteneva il figlio Orfeo Dargenio, secondo il quale il padre entrò in pensione ad inizio anno.
Dargenio afferma che il consigliere Bardozzo avrebbe potuto pagare la somma dovuta decisa dal Comune (non da un giudice!) anche a rate di 50/100 euro al mese e evidenzia che la parte lesa sia il Comune e non Bardozzo. E per concludere, Bentani dà il meglio di sé affermando che gli viene da pensare che chi ha fatto questa denuncia, usando il nome di un morto, sieda tra i banchi delle minoranze, architettando il tutto per avere clamore e visibilità a livello mediatico. Dargenio rincara il tutto accusando anche che dagli uffici comunali escano notizie segrete e che il nostro gruppo sia arrivato ad avere la documentazione sul caso Bardozzo non con un normale accesso agli atti, ma solo grazie ad agganci in Procura.
Fusaro chiede di poter presentare un emendamento perché venga corretta la data di pensionamento del dott. Dargenio. Tra l’ilarità generale del pubblico, la maggioranza respinge l’emendamento, nonostante durante la discussione la stessa maggioranza avesse convenuto sull’errore. Nel verbale rimane, quindi, l’errore con l’indicazione di una data sbagliata. Ovviamente anche in questo caso, il tutto a vantaggio dell’amministrazione.
Variazione ed applicazione avanzo di amministrazione Bilancio 2020/2022
Bentani relaziona il Consiglio sul punto all’ordine dal giorno, ma si capisce subito la sua incertezza rispetto a quanto contenuto nella variazione.
Bardozzo fa presente al segretario che è presente un errore: risulta infatti che nella delibera, Fusaro abbia votato sia contrario che astenuto. E, al contrario, manca il voto di Ferro. Sempre Bardozzo fa notare inoltre che nella delibera di giunta n.56 del 26 giugno 2020 ci sono anomalie nell’indicare la presenza degli assessori alla seduta. Infatti, Dargenio viene messo assente ma poi, sempre nella stessa delibera, il segretario lo mette presente al momento del voto. Bardozzo chiede quindi di sapere se effettivamente il vicesindaco era presente o meno.
Il segretario ammette che si tratta di un errore. Noi aggiungiamo, l’ennesimo errore.
Ancora Bardozzo chiede informazioni in merito all’importo di 20.500 euro di utilizzo dall’avanzo libero. Bentani risponde che farà avere risposta scritta dal responsabile della ragioneria. Questo nonostante l’insistenza di Bardozzo di avere una risposta in consiglio.
È sconfortante pensare che assessore al bilancio e sindaco non sappiano di cosa si stia parlando e abbiano bisogno di qualcuno per preparargli la risposta scritta. Ricordiamo che tutto ciò che viene portato in consiglio ha una valenza politica, quindi sta agli eletti relazionare a riguardo e non ai tecnici.
Fusaro chiarisce che si è in consiglio comunale, chiamati a votare una variazione di bilancio e l’applicazione di una parte dell’avanzo di amministrazione e il fatto che l’amministrazione non sappia rispondere ai quesiti delle minoranze non può permettere ai consiglieri di votare coscientemente.
Dargenio interviene prontamente in difesa del sindaco facendo capire nuovamente chi è che tiene le redini di tutto. Purtroppo però anche lo stesso Dargenio si dimostra non in grado di rispondere alle domande poste arrivando anch’esso a rifugiarsi nell’ormai consueto “Faremo avere risposta scritta da parte del responsabile”.
Fusaro chiede ancora chiarimenti in merito al nuovo contributo statale stanziato per il Covid e se questo sia già stato stanziato a favore dei cittadini di Solesino. Il sindaco risponde negativamente, affermando che si deciderà nelle prossime settimane come destinare tale somma, se con voucher o per aiuti alla scuola.
Tuttavia una risposta Bentani la dà, affermando di essere orgoglioso di avere trovato i fondi per l’assicurazione contro i furti (tutto da verificare tra l’altro di che tipo di assicurazione stiamo parlando). Peccato solo che questi fondi siano stati tolti pari pari ai servizi sociali per le borse lavoro per i socialmente utili.
Preannunciamo il voto contrario poiché sindaco e vicesindaco non hanno risposto alla quasi totalità delle domande fatte loro dalle minoranze.
Contestazione causa di incompatibilità del sig. B.S. con il ruolo di consigliere comunale
Alle 23.40 il pubblico esce, le porte si chiudono a chiave e si sigillano le finestre per procedere alla discussione in seduta segreta del terzo punto all’o.d.g. che, a nostro avviso, è stato di una gravità assoluta poiché ha decretato la decadenza del consigliere di minoranza Bardozzo. Fatto mai successo nella storia di Solesino.
Il segretario spiega al Consiglio gli aspetti tecnici della decadenza attirando da subito la contrarietà delle opposizioni.
Il primo a intervenire è Bardozzo che si affida al buon senso della maggioranza al fine di rimandare il voto attendendo l’esito del procedimento civile iniziato dall’amministrazione.
Interviene poi l’assessore Levis anticipando il suo voto contrario alla luce degli elementi evidenziati dal nostro gruppo nei giorni precedenti. Questo scatena Dargenio che si scaglia in modo violentissimo con urla, bestemmie, pugni sul tavolo contro Levis accusandola di tradire la maggioranza. Di fatto la caccia dal consiglio e, come poi si vedrà, anche dalla maggioranza.
Dargenio è una furia e nemmeno nessuno prova a fermarlo. Dopo diversi minuti il presidente del consiglio decide che è arrivato il momento di bloccare la sessione e la maggioranza si ritira. Solo l’assessore Levis preferisce uscire dalla sala consiliare restando quindi sola con il numeroso pubblico ancora fuori in attesa della conclusione dei lavori.
Dopo la sospensione del Consiglio interviene Fusaro riepilogando tutta la vicenda e illustrando i suoi innumerevoli lati oscuri. Neanche questo smuove la maggioranza e anzi porta Dargenio ad affermare un’assurdità: in realtà, a suo avviso, sono state proprio le minoranze a presentare la “denuncia del morto” al fine di mettere in difficoltà l’amministrazione.
Fusaro comunica, quindi, a tutto il Consiglio che il nostro gruppo si rivolgerà alla Procura della Repubblica per denunciare tutto ciò che è emerso in queste settimane e per difendersi dagli inauditi e folli attacchi rivolti alle opposizioni dal vicesindaco Dargenio durante il consiglio.
La discussione continua ma è tutto inutile e l’amministrazione vota favorevolmente per la decadenza del consigliere Bardozzo.
Dispiace constatare che nonostante la documentazione portata in consiglio, dimostrando che tutta questa brutta storia è una costruzione a tavolino partita da una denuncia di fatto anonima, di una persona però molto ben informata comunque sui conti della ragioneria del Comune di Solesino, la maggioranza non ha voluto attendere il responso di un giudice arroccandosi il diritto di “distruggere” una persona onesta prima che un consigliere comunale.
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