Si è tenuto martedì 29 settembre, il consiglio comunale a Solesino che ha portato la decadenza del consigliere Bardozzo ora in modo definitivo.
Assurde le porte chiuse e per questo il nostro gruppo ha chiesto che il pubblico potesse essere presente per trasparenza e correttezza. Come sempre l'amministrazione, però, si è contraddistinta per la volontà di tenere tutto segreto e la paura di confrontarsi pubblicamente con le opposizioni.
Dispiace constatare che nonostante la documentazione portata in consiglio dimostrando che tutta questa brutta storia è una costruzione a tavolino partita da una denuncia scritta da un “morto”, molto ben informato però sui conti della ragioneria del Comune di Solesino, la maggioranza non ha voluto attendere il responso di un giudice arrogandosi il diritto di “distruggere” una persona onesta prima che un consigliere comunale a cui va la completa solidarietà del nostro gruppo.
Pur essendo il consigliere in questione
rappresentante storico locale della Lega, quindi lontano dalla nostra
sensibilità politica, noi non accettiamo che un’Istituzione pubblica adoperi
questi metodi aggressivi e minatori
e siamo orgogliosi delle ricerche fatte dal nostro gruppo al fine di far emergere tutta la verità.
Bentani a mezzo stampa parla di volontà di trovare una soluzione pacifica, ma è l’ennesima bugia. Il Comune non chiede, infatti, solo i 6.936,31 euro del contenzioso, ma altri 13.872,62 euro del tutto inutili per danni di immagine che portano così il totale a ben 20.808,93 euro.
Massima solidarietà anche all'assessore Levis che per aver votato contro la decadenza è stata pesantemente offesa dal vicesindaco Dargenio con una violenza inaudita. Lo stesso si è fatto anche sfuggire che per lui la Levis è fuori dalla maggioranza. Ora staremo a vedere cosa deciderà il sindaco, ma di certo è evidente che ormai vi è una rottura insanabile nella giunta.
Come preannunciato già in consiglio il
nostro gruppo si rivolgerà alla Procura della Repubblica per denunciare tutto ciò che è emerso in
queste settimane e per difendersi
dagli inauditi e folli attacchi rivolti alle opposizioni dal vicesindaco Dargenio secondo il quale sarebbe la
stessa opposizione ad aver scritto la denuncia del morto Moro.
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