Il sogno di tanti cittadini si sta lentamente sgretolando, avevano sognato un paese prospero, pieno di luci, feste e benessere, ma di quel sogno, di quella “Milano da bere” della bassa Padovana non rimangono che promesse e qualche (forse troppi) selfie.
Un tasto dolente di questa amministrazione è sicuramente la scuola, con un rocambolesco cambio della guardia all’assessorato all’istruzione e alla cultura che è passato da Levis a Baldon, passaggio caratterizzato da un’accesa conflittualità tra le due.
Dagli ultimi post del Sindaco
sembrerebbe che l’amministrazione abbia stanziato 343.000 € per l’adeguamento Covid delle scuole in due anni e 70.000 € per i lavori alla palestra di
Arteselle, oltre ad ulteriori 6.000 €
versati pochi giorni fa.
Tutto falso. Drammaticamente falso. Gli unici soldi che sono arrivati alla scuola
da parte dell’amministrazione per far fronte all’emergenza COVID-19 sono i 3.000 € raccolti dall’ex assessore
Levis con l’associazione Andromeda (grazie alla generosità di un nostro
concittadino).
L’amministrazione, dietro
solleciti ufficiali, ufficiosi e bellicosi, ha pagato con grande ritardo i 13.000 € che costituiscono la somma base minima
che tutte le amministrazioni hanno il dovere di pagare in base al numero di
alunni iscritti, come contributo obbligatorio previsto dalla legge. Sottolineiamo,
per chiarezza, che il debito della precedente amministrazione ammontava a
400,00 € non saldati perché sostituita dall’attuale nel mese di giugno 2018.
I 343.000 € sono invece i
soldi che il comune versa alla scuola per l’ordinaria amministrazione della stessa e che ogni anno vengono
erogati (ad es. spese per il servizio mensa, fornitura gratuita
libri, trasporto scolastico, arredi, spese manutenzione ordinaria e
riparazioni, pagamento utenze varie).
Anche i 70.000 € per la palestra di Arteselle non sono stati stanziati dal Comune. Si tratta semplicemente di un contributo statale arrivato a Solesino, non per una richiesta dell’amministrazione su un progetto specifico, ma distribuiti dallo Stato a tutti i comuni d’Italia in base al numero di abitanti.
Gli ultimi 6.000 € annunciati in pompa magna per zittire la ricalcitrante Levis, altro non sono che le somme, anch’esse arretrate, dovute per le utenze telefoniche della scuola.
I computer concessi in comodato
d’uso e consegnati personalmente dal sindaco, incurante del rischio di contagio
a causa del COVID-19 e in piena emergenza sanitaria, alle famiglie degli alunni
che ne avevano fatto richiesta, sono stati acquistati con fondi ministeriali
richiesti dalla scuola.
Il Comune non ha alzato un dito neanche in questo caso ad eccezione di quello usato per scattare la foto di rito.
Alla fine cosa ha versato il
Comune per l’emergenza COVID-19? Nulla!
Proprio nulla, neanche un centesimo.
Nei comuni vicini (come
Pozzonovo) le scuole sono state dotate di strutture
esterne per consentire l’ingresso scaglionato degli studenti in sicurezza,
al riparo da freddo, pioggia, neve, vento.
Qui? Beh… qui abbiamo avuto la
festa del pesce. A Solesino, con i tanti ristoranti presenti, abbiamo invece agevolato
dei ristoratori provenienti da un altro comune a fare concorrenza ai nostri. Un colpo di genio.
Nelle aule, le normative
prevedono che spesso debbano essere aperte le finestre per consentire il
ricircolo dell’aria. Ora le temperature ancora lo consentono, ma quando scenderemo
sotto i 5 gradi? Faremo congelare
questi ragazzi/bambini?
Le soluzioni ci sono: ad esempio i dispositivi Jonix (tutti padovani) che depurano l’aria e abbattono il virus in solo mezz’ora. Poteva essere installato un impianto che consenta il ricircolo d’aria ma… No, non ci sono soldi! Forse i 18.300 € usati per la festa di fine anno sarebbero stati sufficienti. Ora invece i nostri ragazzi continueranno a congelarsi in classe, ma forse Bentani li sta solo abituando alle temperature della festa di fine anno… che premuroso!
Quello che si è capito è che la scuola per il sindaco non è una priorità, è piuttosto una vetrina da usare a suo uso e consumo senza limiti e soprattutto senza vergogna.
I problemi sono tanti, il costo della mensa a causa
dell’emergenza sanitaria è aumentato di quasi un euro a pasto, e il Comune? Non
ha stanziato un euro, i soldi servono per pagare le spese legali folli che il sindaco affronta per denunciare i suoi
avversari politici o chi in passato ha avuto l’ardire di pestargli i piedi.
In due anni e mezzo quasi 50.000 € sprecati in spese legali. Ma ci chiediamo, con 50.000 € quante LIM nuove avrebbe potuto acquistare? Tante… e avrebbe anche potuto dare una rinfrescata alle pareti ormai divenute insalubri. Ma no… queste non sono una priorità.
È questo il paese che vogliamo? Con un sindaco che millanta aiuti alla scuola che non esistono? Che gioca sul filo dell’equivoco, dove un debito viene spacciato per aiuto?
I cittadini capiscono, non sono
stupidi. Tra poco non basterà una foto
desnuda dalla spa o a bordo piscina, o ancora un articolo sul salvataggio
di un malcapitato gattino per ridare
vigore all’immagine del vicesindaco macchiata dalle sue urla e dai suoi insulti
nei confronti di una collega. I
cittadini sono stufi.
Il Consiglio comunale ormai è
diventato una succursale di Forum e a volte di Uomini e Donne versione hot. Un
livello così basso non si era mai
toccato. Non c’è un assessore preparato nella materia che gli compete,
nessuno che, interrogato, sappia quale provvedimento abbia votato.
Dipendenti disperati, pre-pensionati, in mobilità, in fuga. Attualmente il Comune non ha neanche un segretario Comunale. Per impedire a noi, sempre attenti e scrupolosi, di individuare altre “magagne” hanno complicato ulteriormente l’accesso al protocollo informatico per i consiglieri di minoranza. Altro che il “palazzo di cristallo” citato in campagna elettorale.
Speriamo, ma siamo sicuri che
riusciranno ancora a sorprenderci, che rinsaviscano e amministrino il Paese come
merita, mettendo al primo posto le
esigenze dei cittadini e della scuola, che costituisce la base sulla quale
si formeranno le cittadine e i cittadini del futuro.
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