Lunedì 30 novembre alle ore 19.00 si svolto il Consiglio comunale presso la Sala Consiliare in sessione straordinaria.
Entra a far parte del Consiglio Marco Benetazzo, in surroga al consigliere Bardozzo fatto decadere nelle settimane scorse dalla maggioranza.
Solo 8 posti a sedere previsti per il pubblico di cui quattro già occupati da parenti ed amici del sindaco ancora prima che si aprissero le porte. Un vero e proprio atto antidemocratico che denota per l’ennesima volta lo stato d’animo della maggioranza alla quale non rimane che celarsi dietro un “NO COMMET” ad ogni risposta.
Ancora in mancanza di un segretario comunale a ricoprire il ruolo per questa seduta è il responsabile dei servizi finanziari dott. Zanardo.
La totale incapacità
nello svolgere il ruolo di Presidente del Consiglio si evince nuovamente in
Trevisan. È talmente “sopra le parti” che toglie
la parola alle minoranze permettendosi di affermare che quanto esse stanno
per andare a dire non è per lui pertinente al punto in oggetto. Forse ora ha
anche doti di preveggenza. Al
contrario lascia libero sfogo all’ego ferito dell’assessore Baldon e alle
scorribande del vicesindaco Dargenio.
Alle ore 19.01 il Presidente del Consiglio apre il Consiglio e segna assenti ingiustificate tutte le minoranze. In questa seduta non hanno atteso nemmeno i classici cinque minuti canonici. Ricordiamo che ad esempio il nostro consigliere Fusaro deve tornare con i mezzi pubblici dal lavoro appositamente per il Consiglio. Soprattutto disturba il fatto che se a mancare fossero stati i consiglieri di maggioranza di certo si sarebbero aspettati come tante altre volte successo negli scorsi consigli. Vuoi forse vedere che al Presidente conveniva non venissero evidenziati tutti gli errori e le parti mancanti presenti nei verbali oggetto di voto? Il punto viene messo immediatamente al voto e passa all’unanimità della sola maggioranza.
I consiglieri Fusaro, Levis, Vanzetto e Ferro arrivano tutti entro le 19.10.
Voto: favorevoli 9, astenuti 2 (Fusaro e Bardozzo)
È necessario procedere alla surroga del consigliere Bardozzo a seguito della sua decadenza votata dalla maggioranza. Il primo dei candidati consiglieri tra i non eletti per la lista Nuovi Orizzonti era Garavello Maria Cristina che, nella seduta precedente, non aveva accettato la nomina. Il secondo tra i più votati è Marco Benetazzo che accetta la nomina.
Fusaro fa presente che in questa occasione la maggioranza sta facendo tutto il contrario di quanto fatto nello scorso Consiglio al momento della nomina della Garavello. Sostanzialmente si procede alla surroga con la procedura di nomina immediata del nuovo consigliere come richiesto dalle minoranze. Ci chiediamo allora perché nel consiglio precedente si fosse voluto seguire tutt’altro iter?
Fusaro si complimenta con Benetazzo con il quale ha avuto modo di collaborare quando era assessore e che si è sempre dimostrata persona seria e capace. Sempre Fusaro però afferma che per lui il posto di consigliere continua ad essere di diritto di Bardozzo che è rimasto vittima di manovre di palazzo di gravità inaudita.
Voto: favorevoli all’unanimità dei presenti (assenti Ferro e Vanzetto)
Il vicesindaco Dargenio introduce la discussione e poi lascia la parola al responsabile della ragioneria dott. Zanardo il quale spiega che si tratta del bilancio consolidato dell’ente insieme a quello delle società partecipate dal Comune e che la sua presentazione è un obbligo di legge per gli Enti locali.
Il nostro consigliere Fusaro comunica che la delibera di Giunta richiamata nella delibera del Consiglio che si sta andando a votare non è ancora stata pubblicata nell’albo pretorio nonostante sia passato già oltre un mese della sua votazione, pertanto non è stato possibile visionarla; facciamo presente che è dalla metà di ottobre che non vengono pubblicate nell’albo pretorio le delibere di Giunta. Il vicesegretario Zanardo si scusa dell’inconveniente e afferma che provvederà al più presto a sanare il problema.
Voto: favorevoli 9 (maggioranza e Vanzetto), astenuti (Fusaro, Ferro, Benetazzo e Levis)
Dargenio spiega il punto citando i vari importi inerenti i capitoli di spesa oggetto dell’assestamento e comunica che sono in programma nuovi lavori di sistemazione della sala consiliare oltre a nuove asfaltature.
Il consigliere Fusaro chiede chiarimenti in merito all’importo legato alla voce “accertamenti IMU 2015” e del conseguente taglio di circa 160 mila euro rispetto alla cifra previsionale di entrata. Inoltre domanda se l’amministrazione pensa di poterli recuperare. Il dott. Zanardo risponde che gli accertamenti sono ancora in fase di verifica e nel contempo c’è da tener conto dei ritardi legati al Covid19 e che diverse imprese hanno avuto problemi economici in questi mesi o hanno chiuso la loro attività. Inoltre, diversi contribuenti hanno dimostrato che quanto richiesto dal Comune per l’IMU 2015 non era in realtà dovuto.
Chiediamo poi delucidazione riguardo la spesa di 10 mila euro per l’acquisto di hardware. Zanardo risponde che non è ancora stato acquistato nulla e che comunque il comune deve adeguare i PC visto anche l’intensificazione di Smart Working e quindi anche il sistema informatico ha bisogno di essere aggiornato.
Voto: favorevoli 9 (maggioranza e Vanzetto), astenuti (Fusaro, Ferro, Benetazzo e Levis)
Il consigliere Levis, passata da alcune settimane al gruppo misto in contrasto con la maggioranza, da lettura della sua mozione con la quale chiede all’amministrazione comunale l’impegno per uno stanziamento di maggiori fondi a favore delle scuole del Paese per affrontare l’emergenza Covid19, comprendente l’acquisto di strumenti informatici a favore delle famiglie che ne hanno bisogno in caso di nuovo lockdown, il miglioramento della didattica a distanza e l’acquisto di tettoie per gli ingressi degli studenti. Levis afferma che già ad aprile 2020 la scuola aveva richiesto fondi all’amministrazione comunale la quale, però, non si impegnò in questa direzione.
Interviene Baldon la quale, come nuovo assessore alla pubblica istruzione, anticipa il suo voto contrario, comunicando di un nuovo stanziamento di 5 mila euro a favore della scuola per l’acquisto di 2 lim (una per Solesino ed una per Arteselle). Aggiunge che votare questa mozione non serva poiché i fondi ci sono. Infine accusa Levis di fare solo sterili polemiche e di continuare a mancarle di rispetto. Baldon anticipa che verranno acquistati quattro stand per l’ingresso e l’uscita da scuola. Rimarca che lei i problemi li vive dall’interno perché è mamma.
Levis sottolinea che Baldon non ha però risposto alle sue domande. Baldon le ribadisce di non preoccuparsi, poiché, essendo mamma, sa benissimo cosa fare. Alla fine del teatrino abbiamo capito che di scuola si può occupare in modo serio e motivato solo chi ha un figlio che frequenta l’Istituto. Assurdo!
Voto: contrari 8 (maggioranza), favorevoli (Levis, Fusaro e Vanzetto), astenuti (Ferro e Benetazzo) La mozione viene respinta.
Per questo punto è stato riservato un posto in sala per l’avvocato d’Acquino, avvocato del Comune per la questione Bardozzo.
Il Vicesindaco Dargenio da lettura della sua interrogazione con la quale chiede al nostro consigliere Fusaro di essere informato in merito ad alcune dichiarazione fatte durante il Consiglio comunale del 29 settembre 2020 e di avere copia di tutti i documenti in possesso del nostro gruppo, in modo che, sia l’avvocato che difende l’Ente e sia il sindaco, li possano studiare per valutare la situazione. Le domande/interrogatorio, nel tipico stile di Dargenio, che vengono poste al nostro consigliere Fusaro sono riferite a quando sono state fatte le domande di accesso agli atti in Procura, chi le ha firmate, chi le ha depositate, con quale veste sono state fatte le richieste, come si è fatto a sapere che il morto Moro era davvero morto al tempo della denuncia e infine addirittura chiede di avere i nomi dei funzionari che hanno consegnato la documentazione a Fusaro. Ma Dargenio, non conoscendo limiti al peggio, ci chiede copia dell’esposto che, come gruppo, abbiamo presentato in Procura come anticipato già in Consiglio comunale.
Prende la parola il nostro consigliere Fusaro: come premessa dichiara che in tema di interrogazioni, secondo quanto normato dal TUEL, le interrogazioni sono un mezzo ispettivo e di controllo con le quali le opposizioni richiedono chiarimenti a sindaco e assessori. Non è previsto che un consigliere, ancorché un Vicesindaco, possa rivolgere interrogazioni alle minoranze. È quindi evidente che nonostante una laurea in giurisprudenza, Dargenio non conosca nulla in materia amministrativa. Dargenio, ferito nell’ego, chiede l’intervento del Presidente del consiglio affinché ci venga tolta la parola poiché secondo lui quanto sta spiegando Fusaro non è la risposta alle sue domande. Senza vergogna aggiunge che proporrà una modifica al regolamento comunale al fine di permettere che si possano porre interrogazioni anche ai consiglieri di minoranza. Non gli è chiaro probabilmente che in ogni caso il regolamento comunale non potrebbe andare in contrasto con il TUEL che essendo legge dello Stato prevale sui regolamenti comunali.
Fusaro riprende con la sua risposta affermando che sia Dargenio che il loro legale avrebbero dovuto approfondire la questione Bardozzo prima di portarla in Consiglio facendo tutte le verifiche del caso come ha fatto lui scoprendo tutto ciò che è emerso in queste settimane. Interviene il Presidente del Consiglio, Davide Trevisan, il quale prova ad interrompere il nostro consigliere Fusaro sostenendo addirittura che quanto stiamo dicendo non è pertinente con il punto in oggetto. Fusaro fa presente ovviamente che Trevisan non può sapere quello che sta per andare a dire per cui chiede cortesemente di poter continuare. Trevisan imbarazzato non può che permettere a Fusaro di proseguire. Il nostro consigliere continua, quindi, con la lettura delle risposte all’interrogazione di Dargenio: le istanze sono state preparate ed inviate tutte dallo stesso Fusaro; i documenti gli sono stati consegnati in quanto ricopre l’incarico di consigliere comunale che deve vigilare sull’operato dell’amministrazione; la documentazione gli è stata consegnate dal personale della Stazione dei Carabinieri di Solesino, dopo avergli consegnato il “nulla osta” rilasciatogli dalla Procura di Rovigo; le informazioni sul sig. Moro erano contenute nel fascicolo per cui non sono state fatte ricerche specifiche su questa questione; infine, Fusaro afferma di aver dedotto dell’archiviazione del procedimento in quanto sul frontespizio della sua richiesta era stato annotato dalla cancelleria del Pm l’indicazione del procedimento archiviato.
Fusaro, insomma, da semplice consigliere comunale, è riuscito ad ottenere la documentazione utile per verificare l’intera situazione e scoprire tutte le anomalie di questo caso. Il Comune invece, che non fa altro che ribadire di essere la parte lesa, avrebbe potuto e dovuto richiederla per una questione di trasparenza. Fusaro quindi chiede a Dargenio perché non lo abbia fatto e soprattutto perché porre quelle domande quasi che gli dispiacesse di come è emersa la verità su Bardozzo.
Come gruppo consiliare poniamo, quindi, quattro domande al Vicesindaco Dargenio. Perché il comandante della Polizia locale Basso ha scritto ai Carabinieri di Solesino dicendo loro che non dovevano consegnare la documentazione richiesta da Fusaro? Perché si è sempre detto che il padre, Antonio Dargenio nulla centrava con la questione, ma risulta essere il primo testimone indicato nella querela dell’amministrazione con tanto di numero di cellulare? Perché Dargenio parla di abuso d’ufficio nella sua interrogazione quando di questo reato non vi è traccia nella querela dell’amministrazione, ma compare soltanto nella denuncia del morto Moro? Perché Dargenio continua a dire che Bardozzo ha ammesso la sua colpa quando invece agli atti vi è una nota ufficiale in cui l’ex consigliere afferma esattamente il contrario? Come sempre il vicesindaco Dargenio perde le staffe, si alza in piedi, urla e batte i pugni sul tavolo. Interviene il sindaco che lo invita a sedersi. Dargenio prova a dare delle risposte alle nostre domande ma risulta essere vago e confuso, soprattutto in contraddizione con quanto detto in precedenti sedute. Quindi ritorna al solito slogan che è il Comune la parte lesa e che è giusta la decadenza di Bardozzo. Ricordiamo a Dargenio che lui non è un giudice, non spetta a lui dire se Bardozzo è colpevole o meno. Il presidente del consiglio interviene dichiarando chiuso il punto, lasciando quindi la discussione non conclusa.
Il consigliere Levis da lettura della sua interrogazione con la quale chiede all’amministrazione comunale chiarimenti in riferimento allo stanziamento di 6 mila euro, come pubblicizzato dal sindaco lo scorso 30 ottobre. Chiede se quindi i soldi sono già stati erogati e quali spese sono andati a coprire.
Risponde l’assessore Baldon che conferma che i 6 mila euro sono stati erogati il 30 ottobre e riguardano le utenze telefoniche delle scuole. E’ chiaro, quindi, che non si tratta di un contributo, ma di una spesa dovuta da parte dell’amministrazione comunale che Bentani ha spacciato per un contributo come il nostro gruppo aveva avuto già modo di rendere pubblico nelle scorse settimane.
Baldon intravede la polemica nell’interrogazione di Levis e la accusa di essere maleducata e di continuare a mancarle di rispetto. Levis chiede al Presidente del consiglio di intervenire in quanto Baldon sta andando fuori argomento. Al contrario il Presidente del consiglio risponde a Levis che non le ha dato il permesso di parlare e quindi lascia carta bianca e libero sfogo a Baldon. Baldon si giustifica dicendo che da questa sera ha deciso di parlare e lo farà indipendentemente da tutto e anzi, il consigliere Levis è solo da denuncia a suo avviso.
I gruppi di minoranza Solesino è, Nuovi Orizzonti e il Gruppo misto hanno depositato lo scorso 12 novembre una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale al fine di chiedere al sindaco informazioni riguardanti l’ispezione dei Carabinieri avvenuta presso il Municipio il 10 novembre con relativo sequestro di materiale informatico e diversi faldoni del Comune. Il sindaco ha l’obbligo di informare per trasparenza i cittadini del perché di tale intervento da parte dei Carabinieri, che cos’hanno effettivamente sequestrato e in quali uffici si sono recati.
Risponde il sindaco, visibilmente sotto tono e preoccupato, il quale afferma che si sono presentati in Comune degli investigatori per accedere agli atti. Successivamente, tramite la notifica di sequestro, ha appreso che sono in corso indagini nei suoi confronti, a seguito di esposti e denunce. Dichiara che risponderà solo in sede giudiziaria.
Fusaro critica Bentani per il suo atteggiamento di silenzio e puntualizza che non rispondendo alle minoranze sta ignorando la richiesta di informazioni di tutta la cittadinanza. Chiede, quindi, chiarimenti in merito a chi sono effettivamente questi investigatori e Bentani risponde che si tratta di Carabinieri. Chiediamo poi cosa riporta il mandato, per quali questioni si è disposto questo intervento e successivo sequestro e quale materiale è stato effettivamente sequestrato: PC, server, documenti?
Il sindaco risponde che non ha altro da aggiungere e non conosce nei dettagli le accuse.
Il consigliere Ferro chiede al sindaco se si può sapere che cos’hanno sequestrato in Comune.
Il sindaco risponde che sono domande da non porre a lui, bensì ai Carabinieri.
Il Consiglio comunale termina alle 21.20.
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