1 dicembre 2020

Solo 8 posti per il consiglio straordinario

Ieri sera, 30 novembre, si è tenuto il Consiglio straordinario richiesto dalle minoranze di Solesino per conoscere i fatti inerenti l’ispezione dei Carabinieri, avvenuta lo scorso 10 novembre e poi reiterata anche il 16 e 17 novembre.

Per la prima volta dopo oltre 8 mesi di pandemia, l’amministrazione ha deciso di contingentare i posti riservati al pubblico limitandoli ad 8 soltanto. La scelta potrebbe anche essere corretta ma la sua applicazione ha denotato per l’ennesima volta l’atteggiamento inqualificabile di questa amministrazione. L’informazione del contingentamento è stata comunicata alla cittadinanza e alle minoranze un minuto esatto prima che iniziasse il Consiglio, quando già molti cittadini erano fuori dalla sala consiliare che attendevano l’apertura delle porte. Al momento dell’apertura, però, si veniva a scoprire che 4 posti erano già occupati da persone che erano state fatte entrare anticipatamente. Tra queste si riconoscevano la moglie del sindaco, l’ex presidente del Consiglio, l’avvocato Perini e un suo collaboratore. Questi ultimi due, tra l’altro, non cittadini di Solesino. Il quarto posto era riservato per l’avvocato del Comune, avvocato D’Aquino, nonostante arriverà oltre un’ora dopo l’inizio del Consiglio. Anche lei non cittadina di Solesino.

Altra cosa assurda è stata la turnazione dei posti: i vigili presenti per le operazioni non seguivano un ordine cronologico per gli ingressi ma chi usciva lasciava il posto a chi riteneva più opportuno. Per esempio, quando è uscita l’avvocato Perini è stato fatto entrare un altro cittadino non di Solesino appena arrivato che aveva l’unico vantaggio di essere un conoscente appunto della Perini.

Dopo i punti inseriti all’ordine del giorno tra cui l’interrogazione / interrogatorio al nostro consigliere Fusaro sulle modalità di accesso agli atti per il caso Bardozzo, si è arrivati al punto 8 che verteva appunto sui fatti del 10 novembre. Il sindaco era chiamato a spiegare alla cittadinanza i fatti esponendo ai consiglieri chi avesse svolto le indagini, che materiale fosse stato effettivamente confiscato e la ragione per cui era stata svolta l’ispezione. Tutte informazioni che potevano essere date perché non minavano ovviamente le indagini giudiziarie in corso. Bentani però si è arroccato dietro il classico “non posso rispondere perché ci sono delle indagini in corso”. L’unica cosa che ha comunicato è che le indagini sono sulla sua persona. Questo, quindi, potrebbe spiegare l’assenza del primo cittadino dal Municipio dall’11 novembre, come confermato da più fonti.

I cittadini meritavano di conoscere cosa sta succedendo in Comune perché mai prima d’ora Solesino era stato oggetto di un’ispezione simile e il pubblico presente meritava di non stare al freddo per tutta la sera o almeno di essere informato sulle scelte dell’amministrazione per la seduta del Consiglio.

L’ennesima vergognosa e preoccupante pagina per Solesino.


Nessun commento:

Posta un commento

IN EVIDENZA

Solesino è, un'ultima riflessione

Con le prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio si conclude anche l’impegno in Consiglio comunale del gruppo Solesino É. Un quinq...