Giovedì
29 aprile alle ore 18.00 si è svolto il Consiglio comunale presso la Sala
Consiliare. Assente solo il consigliere Vanzetto.
Finalmente dopo molti mesi, più esattamente dallo
scorso novembre, il Consiglio viene convocato in sessione aperta al pubblico,
lasciando a disposizione però solo 12 posti, a causa delle normative anti
Covid.
L’amministrazione annuncia, dopo
oltre sei mesi dalle dimissioni del dott. Ranza, di essere riuscita a nominare
un nuovo segretario comunale il quale però non può prendere servizio per motivi
di salute e quindi a presenziare alla seduta del Consiglio vi è una nuova
vicesegretaria, la dott.ssa Giuseppa Chirico, ex segretario comunale ora in
pensione. La Chirico, sembrata a più riprese insofferente rispetto ai lavori
del Consiglio, nelle poche volte che è intervenuta, è stato per chiedere ai
consiglieri di essere celeri nelle loro esposizioni in quanto lei doveva andare
a casa. Quasi ironico se non assurdo l’intervento per annunciare che doveva
mangiare il suo panino.
Il consigliere Ferro informa il
presidente Trevisan che i documenti inerenti i punti 7, 8, 9 dell’o.d.g.,
integrati successivamente la prima convocazione, non sono arrivati al
consigliere Benetazzo via Pec come previsto dal Regolamento del consiglio, non
dando al consigliere il tempo necessario per lo studio. Il presidente del consiglio non ammette i suoi errori, sottolinea
che, a detta degli uffici, la documentazione è arrivata e comunque bastava
recarsi in Comune per averne copia. Inoltre evidenzia che per queste cose ci si
rivolge agli uffici e non a lui durante la seduta. Tutto assolutamente assurdo.
Dopo una lunga discussione con il consigliere Benettazzo che mostra la sua PEC
per dimostrare la veridicità di quanto sostenuto, i punti 7,8 e 9 vengono ritirati
dall’ordine del giorno.
Il
nostro consigliere Fusaro chiede come mai sia l’assessore Baldon a seguire e gestire
la registrazione audio della seduta consiliare, cosa non del tutto corretta
dato che tale compito è assegnato sempre da regolamento al segretario comunale.
La risposta abbastanza sconcertante è che la nuova vice segretaria non sa
utilizzare il programma di registrazione.
Fusaro
rispetto alla questione Benettazzo e al comportamento arrogante dell’amministrazione
che poi ha dovuto effettivamente ritirare i tre punti dell’o.d.g., fa notare al
presidente che in tre anni di amministrazione di errori per i consigli ne sono
stati fatti tanti e di tutti i tipi come messo in evidenza a più riprese dalle
minoranze e per questo sarebbe necessario un comportamento più umile e più
rispettoso verso i consiglieri di opposizione.
Addizionale comunale all’IRPEF. Conferma aliquote e soglia di esenzione per l’anno 2021
Il vicesindaco Dargenio spiega che per l’anno 2021 vengono confermate le aliquote del 2020 mantenendo anche la soglia di esenzione per i soli redditi inferiori a 8.000,00 euro.
Il consigliere Ferro preannuncia voto contrario poiché, già dal 2019, avevano proposto che la soglia di esenzione per i soli redditi inferiori a 8.000,00 euro fosse alzata a 10.000,00 euro ma questa proposta non è mai stata presa in considerazione dell’amministrazione.
Voto: favorevoli 8 (maggioranza), astenuti 2 (Fusaro e Levis), contrari 2 (Benetazzo e Ferro).
Imposta Municipale propria I.M.U.. Approvazione aliquote anno 2021
Dargenio comunica che anche per l’IMU le aliquote sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso.
Il nostro consigliere Fusaro ricorda che quando l’attuale Sindaco era consigliere di minoranza affermava sempre che la tassazione a Solesino era “insopportabile”. Ora che è sindaco nulla ha ancora fatto per ridurre la tassazione locale nonostante sia al governo del paese già da tre anni.
Il sindaco ribatte che i servizi da lui dati al paese sono tanti e, come sempre, ritorna a fare polemiche sul passato non spiegando però perché non abbia effettivamente mantenuto la promessa tanto decantata di riduzione delle tasse locali.
Il presidente del consiglio ci impedisce di controreplicare non concedendoci parola e passa a mettere al voto il punto con la consueta arroganza.
Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Canone Unico Patrimoniale
con decorrenza dal 1 gennaio 2021
Fusaro chiede se sia stata fatta una stima del possibile impatto sui cittadini della nuova modalità di funzionamento di questa tassazione onde evitare rincari e se il servizio di riscossione verrà gestito internamente dal Comune oppure se si abbia una stima del costo che l’ente dovrà sostenere per esternalizzarlo. Facciamo presente che questo regolamento interesserà molte realtà commerciali del nostro paese e chiediamo se non era il caso che l’amministrazione si occupasse di informare e “guidare” le imprese in questo momento di transizione.
Dargenio risponde che l’ufficio ragioneria ha effettuato delle stime di incasso ed eventuali risposte scritte sul tema vanno richieste agli uffici. Ovviamente dimentica come sempre che il Consiglio è un organo politico e lui come assessore è tenuto a saper rispondere a ciò che gli viene chiesto dai consiglieri comunali.
Afferma che l’idea è di gestire la cosa internamente ma non è ancora stato deciso. In merito all’informazione alle ditte e ai negozi, chiarisce che al momento non è ancora stato fatto nulla ma che a breve il regolamento sarà pubblicato nell’albo pretorio del Comune. Forse per lui è abbastanza così.
Regolamento per l’istituzione del canone di concessione per l’occupazione
delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile
Il nuovo regolamento riguarda le aree attrezzate come, ad esempio, i mercati.
Il nostro consigliere Fusaro si rivolge all’assessore al commercio Navarin, chiedendo se i commercianti che operano presso i mercati di Solesino e Arteselle siano tutti in regola rispetto al nuovo regolamento, se sono state fatte verifiche e come ci si intende comportare se qualcuno non fosse in regola.
Risponde l’assessore Navarin che spiega che i controlli sono stati fatti, tutti sono in regola, fatta eccezione per due casi, che comunque sono in fase di rientro con il problema del DURC.
Inoltre, afferma che il mercato di Arteselle resterà ancora sperimentale.
Il consigliere Ferro chiede se le tariffe sono rimaste invariate oppure se saranno aumentate nel 2021.
Il sindaco dice che rimarranno invariate e che attualmente sono ancora sospese a causa della pandemia in corso.
Mozione presentata dal gruppo misto inerente l’intitolazione di una via/piazza/giardino
a Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile
Con questa mozione la consigliera Levis chiede che venga intitolata una via, una piazza, un giardino o un locale istituzionale a Norma Cossetto, ragazza che fu catturata, torturata e violentata dai partigiani slavi; una donna che, per la consigliera Levis, rappresenta coraggio. Facendo riferimento poi a tutte le donne che ogni giorno sono vittime di violenze, propone di intitolare a Norma Cossetto l’attuale piazza Matteotti (precisamente quella dove è sita la fontana).
Il sindaco a primo acchito annuncia il suo voto contrario e quello della maggioranza. La motivazione però è sconcertata, afferma, infatti, che se mai faranno qualcosa in onore di Norma Cossetto sarà di loro iniziativa in modo da non dover dividere con la consigliera Levis i meriti dell’iniziativa.
Il consigliere Levis fa presente che la risposta data dal sindaco è completamente fuori luogo.
Fusaro interviene e fa subito un chiaro quadro di chi sia davvero il sindaco: una persona che vuole trarre da solo ogni merito per qualsiasi iniziativa e che non è interessato alle cose davvero utili per il paese ma soltanto a ciò che gli può restituire notorietà.
Critica però anche il consigliere Levis che ha presentato la sua interrogazione facendone una questione politica parlando di Norma Cossetto come una “battaglia di destra”.
Fusaro, quindi, non mette in discussione la figura di Norma Corsetto e puntualizza di non voler portare la discussione sul piano politico, afferma però di ritenere non giusto cambiare l’intitolazione della piazza centrale del paese oggi dedicata a Giacomo Matteotti, antifascista ucciso proprio dalle camice nere, per due motivi: il disagio che si creerebbe a due famiglie del paese cambiando il loro indirizzo e perché non sarebbe giusto cancellare la memoria del paese che ha voluto tanti anni fa dedicare la piazza a Matteotti.
Fusaro, quindi, preannuncia voto favorevole se il consigliere Levis rinunciasse a cambiare la denominazione di Piazza Matteotti per dedicare a Norma Cossetto una nuova via oppure un giardino del paese oggi senza nome.
Il consigliere Levis accetta di rinunciare a Piazza Matteotti tra le opzioni.
Il consigliere Ferro prende la parola ed afferma di sentirsi vicino alla proposta fatta dal nostro gruppo.
Dalla mozione si toglie la denominazione di Piazza Matteotti.
Voto: favorevoli all’unanimità.
Interrogazioni presentate dal gruppo misto
• Chiarimenti inerenti la pagina Facebook “Assessorato sicurezza e polizia locale comune di Solesino”
Con questa interrogazione il consigliere Levis vuole chiedere al vicesindaco Dargenio a quale profilo è associata la pagina in oggetto e se tale pagina sia istituzionale. Chiede anche chi può intervenire nei post pubblicati.
Dargenio dichiara che tale pagina Facebook è stata creata da egli stesso attraverso il suo profilo personale ed è lui che interviene nei post. Quando non sarà più assessore delegato alla polizia locale, chiuderà la pagina oppure cederà gli accessi. Poi ricorda che nel 2018 il comune di Solesino aveva una pagina Facebook voluta dall’ex assessore Minazzo utilizzando un profilo personale fake. Questa informazione gli è stata riferita dal dipendente comunale che gestiva il profilo.
Dargenio continua accusando in maniera velata che il consigliere Levis sia legata a profili fake per denigrare l’attuale amministrazione, facendone i nomi (noi per privacy non li citiamo ma chi vorrà potrà ascoltare l’audio del consiglio comunale); e infine la accusa di lavorare nell’ombra per creare liste per dividere l’elettorato di destra a Solesino.
Dargenio comincia ad andare fuori discorso citando nomi ed avvenimenti riguardanti il passato del consigliere Levis. Il presidente del consiglio interviene facendogli notare che quanto sta dicendo non è pertinente all’interrogazione. Dargenio perde il lume della ragione e dopo aver perso visibilmente la pazienza, inizia ad alzare la voce e ad usare termini poco educati e rispettosi come spesso gli accade in consiglio. Ma il culmine è toccato quando all’ennesimo tentativo del presidente del consiglio di fermarlo, Dargenio risponde testualmente “PRESIDENTE DEVO FINIRE DI LEGGERE. IO PRETENDO DI FINIRE DI LEGGERE. PRESIDENTE LEI É IL PRESIDENTE VOTATO DA CHI?”. Una risposta che lascia ben poche interpretazioni e fa capire chi sia davvero a “valere” in maggioranza. Trevisan, infatti, a questo punto si zittisce e Dargenio può concludere il suo monologo contro Levis.
Levis risponde che ha fatto un esposto al Prefetto dopo aver letto questa risposta. Il Sindaco si dice allucinato di tale cosa. Sempre Levis argomenta la questione delle pagine facebook riportando stralci della normativa che a differenza di quanto sostenuto da Dargenio, in assenza di un regolamento comunale ad hoc, non permette agli amministratori di aprire pagine facebook istituzionali.
Il presidente del consiglio si rivolge al nostro consigliere Fusaro, che voleva intervenire, dicendogli di stare zitto. La consueta imparzialità si potrebbe dire.
• Interrogazione presentata per chiarimenti sul numero legale del comitato per la biblioteca
Il consigliere Levis chiede all’assessore Baldon come mai dopo le ultime dimissioni di altri tre membri del comitato per la Biblioteca, compresa quella del presidente, non siano ancora stati nominati degli altri membri per portare quindi il numero legale necessario come da regolamento e se ci sono le intenzioni di riattivare il comitato biblioteca.
La vice segretaria, forse per fare ironia, interviene dicendo che il panificatore (Navarin) dovrebbe andare a fare il pane e lei dovrebbe andare a fare la pasta. Un invito insolito ai consiglieri a sbrigarsi a terminare il consiglio.
L’assessore Baldon chiede di fare attenzione alle date delle varie dimissioni. Specifica che il comitato biblioteca esiste poiché il regolamento del nostro comune lo prevede. Afferma che all’epoca in cui Levis era ancora assessore c’erano state diverse dimissioni e chiede quindi alla Levis perché lei non abbia mai provveduto a tali surroghe. Baldon ricorda che lei ha la delega alla cultura solo da sette mesi, mesi in cui è in atto una pandemia sanitaria. Fa presente che per ripristinare i membri mancanti, deve attendere le nomine anche da parte dei gruppi di minoranza. Levis gli fa presente che dovrebbe essere convocato un Consiglio comunale con un o.d.g che lo prevede. Solo allora potranno esserci le votazioni con voto segreto.
Baldon, sorpresa della cosa e evidentemente non a conoscenza del funzionamento dell’elezione del comitato, si giustifica affermando che non può sapere tutto e comunque, di comune accordo con il comitato, ha deciso di rimandare le attività.
• Interrogazione per chiarimenti sulla demolizione dell’ex Cinema Verdi.
Il consigliere Levis chiede al Sindaco delucidazioni circa l’ex Cinema Verdi, che versa in pessime condizioni. Chiede pertanto perché ora si parla di demolizione, mentre nel programma elettorale di questa maggioranza si parlava di ristrutturazione per creare un punto di aggregazione e una sala teatro. Chiede, inoltre, quando è previsto l’inizio della demolizione; se c’è un progetto di ricostruzione; perché non è stata coinvolta la cittadinanza; dove si pensa di trovare i fondi per tale operazione.
Il sindaco risponde che la demolizione inizierà non appena saranno definite le metodologie con la ditta specializzata per la rimozione del tetto in amianto. Si sta lavorando affinché, dopo la demolizione, venga ricostruito quanto promesso. Ad oggi, visto che il bilancio per il 2021 è ancora in corso e la stima dei costi dell’operazione non è definita, non si ha la certezza di una copertura economica per tale operazione.
Insomma, come sempre grandi annunci sui social seguiti da pochissimi fatti concreti.
Il sindaco chiede al consigliere Levis se, nel caso l’amministrazione trovasse presso la Regione tali fondi, lei farà di tutto per bloccarli.
La Levis trova quest’ultima domanda posta dal sindaco una vera e propria vergogna.
Interrogazione presentata dal gruppo Solesino è per chiarimenti inerenti le operazioni di riscossione di IMU E TASI richieste dal Comune di Solesino ai contribuenti per l’anno 2015
Fusaro fa notare che anche in questo caso non è pervenuta risposta scritta al nostro gruppo come invece richiesto nella nostra interrogazione regolarmente protocollata.
Il presidente del consiglio con tono molto alterato e maleducato ci chiede se vogliamo per tale motivazione ritirare la nostra interrogazione dando l’impressione di avere fretta di chiudere il consiglio.
Il consigliere Fusaro da lettura all’interrogazione rivolta all’assessore al bilancio Dargenio.
Tenuto conto che l’Amministrazione comunale ha intrapreso un’azione di recupero contributivo su molti cittadini di Solesino in merito alla riscossione dei tributi di IMU e TASI risultati non versati correttamente o non versati totalmente nell’annualità 2015; premesso che professionisti locali del settore, Associazioni di categoria e privati cittadini hanno riferito al nostro Gruppo consiliare di diversi casi di richiesta dell’Amministrazione non corretti con errori di calcolo su quanto effettivamente dovuto come tributo o con richieste di pagamenti non dovuti, chiede all’assessore al Bilancio Dargenio le seguenti delucidazioni:
- di conoscere il numero totale di richieste di accertamento emesse per l’anno 2015;
- il numero totale di contribuenti coinvolti nell’accertamento;
- le motivazioni per le quali si è provveduto alle richieste di accertamento;
- il numero di casi e la relativa percentuale per i quali il contributo non era dovuto o è stato calcolato erroneamente dall’ufficio preposto;
- il gettito fiscale previsto attraverso questa operazione di riscossione di IMU e TASI 2015;
- l’effettivo gettito fiscale riscosso dal Comune di Solesino attraverso questa operazione di riscossione di IMU e TASI 2015;
- il costo sostenuto dal Comune di Solesino per l’accertamento IMU e TASI 2015.
Dargenio risponde dicendo che per il comune era doverosa questa verifica e per farlo si è avvolso di una ditta esterna specializzata per tali controlli. Il 2015 era l’ultimo anno indietro da cui si poteva partire per la riscossione. È stato fatto un aggiornamento della banca dati comunale. Molti cittadini si sono rivolti in Comune per avere chiarimenti rivolgendosi agli uffici preposti, magari per ravvedimenti lunghi. L’operazione di allineamento banche dati è costato al Comune 7.000 euro ed un compenso variabile del 22% in base agli importi realmente incassati dalla ditta esterna. L’attività di bonifica e controllo svolta ha riguardato 5.580 contribuenti (persone fisiche e ditte),
gli avvisi totali inviati ai cittadini sono stati 1.500, il Comune ha incassato dopo questa verifica quasi 100 mila euro ed ha accertato un totale di 360 mila di mancato incasso. Ora il comune dovrà regolarizzare le posizioni dal 2016 in poi.
Le percentuali di domande inviate erroneamente ai cittadini non le ha e ci garantisce che ce le farà pervenire. Ovviamente ad oggi nessuna risposta scritta con i dati richiesti. Ma anche questa non è una novità.
Interrogazione presentata dal gruppo Solesino è per chiarimenti sulla situazione attuale della Convenzione del Servizio di Polizia Locale tra i Comuni di Solesino e San Pietro Viminario
Il consigliere Fusaro da lettura all’interrogazione rivolta all’assessore alla Polizia locale Dargenio
Tenuto conto che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 20 del 27 luglio 2020 è stata approvata una nuova convenzione del servizio di Polizia locale con il Comune di San Pietro Viminario; che tra i punti fondativi della Convenzione vi è l’obbligo che ogni Comune aderente debba avere almeno un agente di Polizia locale in organico.
Premesso che:
- il sottoscritto consigliere mise a conoscenza il Consiglio che San Pietro Viminario risulta non aver assunto nessun agente di Polizia locale prima durante il Consiglio comunale del 27 luglio 2020 e una seconda volta durante il Consiglio comunale del 30 dicembre 2020;
- in entrambe le situazioni l’Assessore Dargenio riferì al Consiglio che in qualche settimana San Pietro Viminario avrebbe sanato il problema con l’assunzione di un vigile. Addirittura garantì egli stesso la risoluzione dell’anomalia;
- a tutt’oggi, il Comune di San Pietro Viminario non ha avviato procedure per il reclutamento di personale per la polizia locale (contravvenendo quindi a quanto previsto dall’art. 9 comma 3 della predetta Convenzione);
- i servizi svolti in quel Comune sono coperti dagli agenti di Solesino senza che sia mai stato chiarito se vi è un ritorno economico da queste prestazioni per il nostro Comune e chi copra i costi per i trasferimenti da un Comune all’altro ora a carico interamente di Solesino;
Si chiede quindi:
- come sia la situazione a San Pietro Viminario per l’assunzione del nuovo agente di Polizia locale;
- di essere messo a conoscenza dei servizi svolti dagli agenti di Solesino a San Pietro Viminario;
- siano chiariti gli eventuali vantaggi derivati dalla Convenzione per il Comune di Solesino.
Dargenio ci risponde dicendo che i servizi svolti presso San Pietro Viminario sono stati principalmente riguardanti problematiche della cittadinanza ed accertamenti anagrafici; è stato impiegato un solo agente di Solesino; il monte ore effettuate fino ad oggi ammonta a 36 ore per il quale non vi è stato un pagamento di San Pietro Viminario a favore di Solesino; San Pietro Viminario non ha ancora assunto l’operatore.
Fusaro riprende la parola per ricordare a Dargenio che fino ad ora per ben due consigli aveva assicurato che questo problema si sarebbe risolto in breve tempo ma ad oggi il problema sussiste ancora, per cui questa sua convinzione rimane ferma alle parole.
Rimaniamo dell’idea che le uniche cose da fare sono o modificare la convenzione perché non è stata rispettata da San Pietro Viminario oppure come prevede l’art.9 della convenzione si è obbligati a rescinderla. L’obbligo di avere un agente per ogni Comune convenzionato fu voluto proprio da Dargenio in polemica con la precedente convenzione di Polizia locale tra i Comuni di Solesino, Granze, Pozzonovo e Sant’Elena. Sarebbe necessaria quindi coerenza da parte dell’amministrazione e non proseguire con questa convenzione farsa che ha sempre avuto l’unico scopo di poter ottenere un contributo regionale al fine di comprare la Stelvio tanto pubblicizzata dallo stesso Dargenio. Ennesima dimostrazione che i soldi servono per la propaganda e non per la reale risoluzione dei problemi del paese.
Nessun commento:
Posta un commento