Con determinazione n. 59 del 12 settembre 2022, l’amministrazione comunale ha impegnato le risorse economiche per i prossimi 25 anni per far fronte all’assurdo e dispendiosissimo progetto per l’impianto di videosorveglianza che in questi mesi Bentani ha pubblicizzato ovunque, omettendo però diverse cose come tipico nella sua propaganda.
Facciamo allora un po’ di ordine
restando ai documenti presentati
dall’amministrazione.
Innanzitutto, il progetto della videosorveglianza è una piccola cosa rispetto al progetto generale che riguarda principalmente l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione del Paese. Aspetto, quello del risparmio energetico, che ha sempre visto il nostro gruppo assolutamente favorevole, ma se realizzato con lungimiranza e progettualità.
Dalla relazione tecnica illustrativa si
evince che il progetto prevede la sostituzione di tutti i 1.268 punti luce del Paese, anche se 770 sono già stati
efficientati nel corso dell’ultima convenzione Consip scaduta nel 2022. Insomma, da quest’anno si
sarebbero visti per il Comune i vantaggi economici in bolletta che invece
vengono persi con questa nuova convenzione che durerà ben 25 anni. Quindi è sbagliato dire, come fa Bentani, che l’opera si
pagherà con l’abbattimento dei costi energetici proprio perché quelli sono già
stati abbattuti nel corso degli ultimi 12 anni.
Inoltre, non è dato sapere se siano previste o meno nuove istallazioni per quelle strade del Paese ora sprovviste di illuminazione pubblica.
Per la videosorveglianza, sempre dalle carte, emerge che i varchi non controlleranno la velocità dei veicoli, problema sempre più rilevante a Solesino e peggiorato negli ultimi anni, ma soltanto la mancanza di assicurazione e revisione. Le telecamere dovrebbero essere 100 e non 150, ma anche qui l’amministrazione in questi mesi ha cambiato più volte versione. Rimangono inoltre dubbi da chi saranno gestite le immagini, con tutti i relativi rischi del caso sulla privacy delle persone.
Il costo complessivo dell’opera è di 2.560.000 euro, ma il Comune pagherà un canone annuo
al privato che svolgerà i lavori di 207.607,32
euro, somma che in 25 anni equivale a 5.190.181,65
euro, ben 2.630.181 euro in più rispetto
al costo dei lavori. 743 euro ad
abitante. Si pensi, per un confronto, che il bilancio annuale di Solesino è
di circa 6 milioni di euro.
Sostanzialmente stiamo parlando di una specie di mutuo che indebiterà Solesino per le prossime cinque amministrazioni permettendo a quella attuale di avviare un progetto faraonico e costosissimo, ma imbrigliando le future Giunte.
Come sempre è una questione di priorità: con queste risorse si
sarebbero potuti realizzare i marciapiedi fino ad Arteselle, sistemare davvero
l’ex Cinema Verdi, sistemare strade dissestate del Paese, creare nuove aree
verdi, mettere in sicurezza quelle aree di Solesino soggette a continui
allagamenti ad ogni brutto temporale e molto altro ancora.
Le priorità vanno legate alla valutazione dei rischi reali e ci chiediamo, quindi, a Solesino c’è davvero un rischio violenza, delinquenza e insicurezza che rende così prioritario investire così tanto solo nel settore della videosorveglianza?
Solesino, che fortunatamente non ha un’incidenza grave di reati e delitti, necessita davvero di così tante telecamere? Come agiranno le telecamere per fronteggiare i furti nelle abitazioni (il problema reale più sentito a Solesino)? La Polizia Locale di Solesino con i suoi soli agenti riuscirà a gestire un impianto di questo tipo? E’ davvero necessario intervenire su punti luce sostituiti solo pochi anni fa e già a led?
Infine, se effettivamente questo
progetto è così conveniente e si paga da solo come sostenuto da Bentani, perché nessun altro Comune italiano l’ha
ancora pianificato in questa forma? Spendere oltre 5 milioni di soldi
pubblici non avrebbe dovuto portare l’amministrazione a confrontarsi con la cittadinanza preventivamente?
Amministrare un paese non è un mandato in bianco, Bentani non è libero
di poter fare tutto quello che vuole con i fondi pubblici. Sarebbe giusto si
fermasse a sentire anche ciò che il paese richiede per valutare le reali
priorità ed esigenze.
Tra una foto e l’altra magari … questione di priorità!
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